Crisi di governo, a rischio cinque decreti
Tra venerdì 21 e 28 febbraio scadranno cinque decreti legge importantissimi: il milleproroghe, il finanziamento ai partiti, il dl sulle carceri, ‘Destinazione Italia’ e il salva-Roma 2. O verranno approvati entro le date di scadenza (i ‘decreti legge’ sono convertibili entro sessanta giorni dalla promulgazione da parte del Governo), oppure il loro effetto sarà annullato retroattivamente. E il tempo corre più veloce che mai.
Eppure l’impegno speso in commissioni ed aula, da parte del Partito Democratico, era stato importante: adesso il partito di Renzi rischia di mandare tutto all’aria per aver voluto sostituire un suo uomo, Letta, con il sindaco di Firenze che così passerebbe da Palazzo Vecchio a Palazzo Chigi. Parlamento fermo, quindi. Una settimana importante non solo per le conversioni dei cinque decreti legge ma anche per la discussione della legge elettorale, vero nodo di instabilità politica e di indesiderate “grosse koalition”.
Il decreto ‘milleproroghe’ era già stato approvato al Senato. Aspettava solo la ratifica della Camera dei Deputati a cui si sono aggiunti, però, circa 300 emendamenti. Qualora passasse, il dl introdurrebbe novità sulle sigarette elettroniche, sull’obbligatorietà del bancomat per commercianti e professionisti e tanto altro ancora. Sui rimborsi elettorali siamo ad una svolta, invece: dal 2017 sarà a pieno regime la completa abolizione, con un taglio graduale del 25%, 50% e 75% nei prossimi tre anni. Al contempo i privati potranno finanziare i movimenti e partiti politici con una percentuale dall’Irpef o attraverso una donazione a cui è stato apposto il tetto di 100.000 euro.
Il Salva Roma 2 è, invece, uno dei provvedimenti più urgenti. Il primo dl governativo è stato bocciato dal Quirinale e quindi il governo ha dovuto mettere mani, in fretta e furia, per scriverne un secondo. Il decreto sulle carceri è stato approvato dieci giorni fa, non senza polemiche, alla Camera dei Deputati. Aspettava una ratifica senatoria. Infine ‘Destinazione Italia’ è stato più volte fermato a Montecitorio: sarà difficile vederlo ratificare anche perché il primo a decadere, assieme al precedente dl, venerdì 21.
A questi decreti se ne aggiungono altri tre che scadranno a metà marzo: quello di proroga delle missioni internazionali, quello che proroga gli automatismi stipendiali del personale scolastico, e quello che disciplina il rientro dei capitali dall’estero. Ma per questi i problemi sono risibili in confronto alla corsa contro il tempo dei primi cinque. A tutto questo, inoltre, va sottolineato come, qualora il Movimento 5 Stelle decidesse di fare ostruzionismo, sarebbe praticamente impossibile la conversione.