I socialdemocratici svedesi si affidano ad un sindacalista
[ad]Nel suo primo discorso Löfven ha fatto leva su argomenti capaci di far presa sull’immaginario laburista. Ha citato Olof Palme, l’uomo che più di tutti ha rappresentato la socialdemocrazia e la forza della socialdemocrazia in Svezia: Löfven ha ricordato quando nella fabbrica dove lavorava venne a trovarli proprio Palme. Ma ha anche parlato di politica, di idee, di obiettivi. E se il discorso d’insediamento di Håkan Junholt – la scorsa primavera – era già apparso come il tentativo di riallacciare un rapporto con l’ala più ‘socialista’ del partito, quello di Löfven ricalca ancora di più questo obiettivo: le idee socialdemocratiche sono ‘senza tempo’ – ha detto – e c’è bisogno di politiche sociali più marcate, decise, riconoscibili. Temi fondamentali dovrebbero diventare così quelli del lavoro e dell’occupazione (in una fase economica nella quale proprio la disoccupazione pare destinata a risalire) ma anche la scuola pubblica. Löfven ha posizioni filo-europee e femministe. Tutti argomenti che dovrebbero fare presa sulla base del partito, quella base che ormai da mesi trasuda malcontento.