I socialdemocratici svedesi si affidano ad un sindacalista

Pubblicato il 31 Gennaio 2012 alle 09:32 Autore: Antonio Scafati
socialdemocratici

[ad]Nel suo primo discorso Löfven ha fatto leva su argomenti capaci di far presa sull’immaginario laburista. Ha citato Olof Palme, l’uomo che più di tutti ha rappresentato la socialdemocrazia e la forza della socialdemocrazia in Svezia: Löfven ha ricordato quando nella fabbrica dove lavorava venne a trovarli proprio Palme. Ma ha anche parlato di politica, di idee, di obiettivi. E se il discorso d’insediamento di Håkan Junholt – la scorsa primavera – era già apparso come il tentativo di riallacciare un rapporto con l’ala più ‘socialista’ del partito, quello di Löfven ricalca ancora di più questo obiettivo: le idee socialdemocratiche sono ‘senza tempo’ – ha detto – e c’è bisogno di politiche sociali più marcate, decise, riconoscibili. Temi fondamentali dovrebbero diventare così quelli del lavoro e dell’occupazione (in una fase economica nella quale proprio la disoccupazione pare destinata a risalire) ma anche la scuola pubblica. Löfven ha posizioni filo-europee e femministe. Tutti argomenti che dovrebbero fare presa sulla base del partito, quella base che ormai da mesi trasuda malcontento.

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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