Ugo Sposetti, oggi nel Pd, è stato tesoriere dei Ds e conosce bene la ‘parte sinistra’ del partito. In un’intervista a Repubblica racconta un retroscena della fase che sta per portare Renzi a Palazzo Chigi. Ugo Sposetti: “mercoledì mattina mi sveglio inquieto, chiamo Cuperlo alle 7.30 e gli dico: ‘ci stiamo coprendo di ridicolo con ‘sto scontro Renzi-Letta. Dobbiamo fare qualcosa. Cuperlo è preoccupato quanto me, mi dice: ‘hai ragione. Gli spiego che con Letta perdiamo sia le amministrative che le Europee. All’indomani, in Direzione, si schiera con il segretario. E ha fatto benissimo. Bisogna sempre stare con il leader, con l’istituzione”.
Secondo Sposetti “Letta si è cacciato da solo. Faccio presente che se ne è andato mentre al Senato si votava il decreto che taglia i soldi ai partiti: non si toccano quei fondi. Un premier dovrebbe saperlo, i partiti sono il sale della democrazia” dichiara Sposetti, secondo cui Letta “ha sbagliato fidarsi di Franceschini, garante del patto ‘Enrico governa e Matteo si occupa del partito’. Ma a Renzi del partito non gliene frega niente. L’ha imbrogliato!”.
Sposetti “Un partito è come una chiesa” – Sposetti conclude: “Rivendico a testa alta di avere tenuto unito il partito: quello conta. Seguo la regola della comunità: un partito è come una chiesa” auspicando che Renzi “faccia un governo forte. Se ce la fa: evviva il governo Renzi.
Sposetti “Aprire discussione su segreteria” – Quanto alla possibilità che il nuovo premier mantenga la segreteria del partito, «non esiste. Occorre aprire subito una discussione”.
Redazione