Ballarò minuto per minuto 31/01/2012 [diretta]
[ad]22.34 Per Pugliese bisogna ancora aspettare i decreti attuativi per quanto riguarda. “Io sono pugliese”. E si era notato… Indirettamente segnala che il sindaco di Roma è nato a Bari e cita la Gazzetta del Mezzogiorno.
22.38 Tocca al tandem D’Andrea-Alemanno, mentre Fitoussi ricorda che sotto sotto Italia e Stati Uniti d’America non sono poi tanto diversi. L’Italia ha un Pil più basso del ben il 3% rispetto al 2007. La tentazione di urlare “vorrei una stonsa!” è tantissimo. Ma ora pubblicità.
22.45 Marza Maglio ci mostra come si pagano le prime pensioni del governo Monti. Una pensionata si lamenta del fatto che nemmeno ha la possibilità materiale di dare una mano a suo figlio. E si risparmia anche sulle cibarie. E rispunta la tanto vituperata social card. Certe persone nemmeno se ne erano accorti della sua esistenza.
22.50 Enrico Letta evidenzia l’importanza della lotta alla povertà. Il vicesegretario del Pd ha sempre avuto dubbi sulla social card. Meglio puntare sulle pensioni minime. Il problema è che non ci sono più soldi e non c’è più crescita. Senza questo pressupposto ci saranno solo lotte per chi dovrà rimetterci più danaro.
22.54 Mastrapasqua grazie a questa manovra può bearsi di un organismo solido e sano. La riforma delle pensioni italiane è la migliore a livello europeo e anche quella più strutturale. La Cgil però evidenzia il senso d’incertezza che colpisce gran parte della popolazione.
22.59 Parte un servizio pre-intervento di Alemanno sulle case popolari di Laurentino. Le case dell’Ater sono in pessima condizione e molti non sono intenzionati ad acquistarle proprio per questo. E’ proprio una babele il mondo delle case popolari in Italia!
23.03 Ora tocca all’ex ministro delle politiche agricole parlare di questo tema. A Roma c’è un problema con vari ministeri per cercare di far vendere le caserme dismesse nella città di Roma. Ma il problema riguarda anche i patrimoni statali presenti in periferia o addirittura sul litorale. Poveri tassisti, tartassati prima altro.
23.06 Enrico Letta cita il caso dell’Ikea di Pisa che ci ha messo sei anni anni per aprire la sua sede. La burocrazia permane un problema nostrano. Lupi segnala l’importanza dell’imprenditoria privata in questi ambiti e D’Andrea segnala che il il problema consiste tutto nella semplificazione che può sbloccare un’annosa pratica come questa.
23.10 Fitoussi segnala che non bisogna confondersi tra debito pubblico e debito netto. Facezie alle undici di sera. Per abbassare il debito, che non è un fine a se stesso, occorre espandere la crescita. Non solo ed esclusivamente austerità. L’unico metodo è l’investimento.
23.13 Partono i sondaggi di Pagnoncelli: gran parte delle colpe vanno a tutti noi. Questo pensa il 54% degli intervistati. Le forze dell’ordine hanno la fiducia dell’82% degli italiani, presidenza della Repubblica 79%, Magistratura 62%. Solo il 14% ha fiducia nei partiti. La fiducia nei confronti del governo Monti cala al 53%.
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