Ballarò minuto per minuto 31/01/2012 [diretta]

Pubblicato il 31 Gennaio 2012 alle 18:27 Autore: Redazione
ballarò

[ad]23.17 Il governo è sembrato meno disposto al confronto sul lavoro. Per il 37% i giovani devono sfruttare tutte le opportunità che gli si pongono nel campo del mercato del lavoro. L’89% sarebbe sereno di un presunto controllo fiscale. E chi voterebbero gli italiani? Pd al 28.1%, PdL 22.5%, Lega Nord 10.2%.

23.19 Per Letta i dati testimoniano come sia stata giusta la scelta democratica di sostenere il governo Monti. Omaggia i legislatori onesti che però devono fare sacrifici come tutti. Alemanno sostiene che una delle strade per ridare fiducia alla politica è quella delle preferenze. Berlusconi deve passare la mano a una nuova classe dirigente che deve spendersi in prima persona.

Ma parte “l’alè” di Floris.

Anche questa puntata è finita. Dopotutto, domani è un altro giorno.

 

E ora il nostro pagellone!

D’ANDREA – 5,5 – Sobrio, ma forse troppo, tanto che arriva un punto della trasmissione in cui non ci si accorge che è in studio. Sicuramente competente, ma aveva bisogno di essere più incisivo. Prima insufficienza per un rappresentante del Governo a “Ballarò”, d’altronde dopo una serie di buoni risultati per la legge delle probabilità serebbe potuto capitare. IN DISPARTE

ALEMANNO – 6 – Alterna toni pacati a toni da capopopolo, e ne esce in maniera efficace, seppur penalizzato dal poco spazio che gli viene dato. COSTANTE

LETTA – 6 – La classica performance alla Enrico Letta, competente e tranquillo. A ciò abbiamo poco da aggiungere. IL CLASSICO

MASTRAPASQUA – 6,5 – La previdenza ed i contributi sono temi importanti e che riguardano tutti, ma possiamo dircelo tranquillamente, sono anche argomenti noiosissimi. Il povero Mastrapasqua parte dunque da questo handicap, ma attraverso uno stile chiaro e didascalico e l’indubbia competenza dell’argomento riesce a farli divenire a tratti argomenti piacevoli. NARRATORE

PUGLIESE – 7 – Il suo stile è brioso e chiaro, diverso dal classico stile più pacato dei manager, ma al tempo stesso è anche chiaro e didascalico. In questo modo strappa al pubblico anche degli scroscianti applausi. TRASCINATORE

SORRENTINO – 5,5 – Faccia nuova per la CGIL in casa “Ballarò”, tuttavia non sfonda. Stile pacato ed un po’ distaccato, non entra mai veramente nel vivo della trasmissione, ma fa meglio delle ultime performance dei suoi compagni di Sindacato sugli schermi di “Ballarò”.RIMANDATA

FITOUSSI – 5,5 – Inizialmente distante dalla trasmissione sia fisicamente (è in collegamento da Parigi) che non, lascia il segno soprattutto per l’insolita cravatta che indossa. Alla fine si rifà in parte con un’analisi economica apprezzata dal pubblico, che lo fa in parte rientrare in partita. Rimane tuttavia il disappunto della redazione TP sulla cravatta. CE N’EST PAS MARINELLA

LUPI  – 6,5 – Esordisce citando Giovanni Goria, e noi del TP apprezziamo sempre citazioni di politici d’epoca. Per il resto parla di fisco e tributi (argomenti in genere non tra i più briosi) con un tono allegro. Tuttavia commette un errore topografico, scambiando il quartiere Nomentano con il quartiere Parioli in merito ad uno dei servizi della trasmissione. Forse siamo un po’ pignoli, ma volete mettere la soddisfazione di correggere un Professore? L’ALLEGRO PROFESSORE

FLORIS – 6 – Ultimamente al padrone di casa sta andando bene, visto che questo imperversare di ospiti tecnici porta la trasmissione ad un più alto livello di disciplina. D’altronde, quando aumenta il voto in condotta, diminuisce il lavoro per il conduttore. TUTTO TRANQUILLO

L'autore: Redazione

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