Eurostat ha pubblicato i dati sul consumo di energia in Europa fino al 2012. Tutti gli indicatori sono per un drastico calo, non può essere solo la crisi la principale colpevole però, e c’è un risvolto positivo.
E’ ormai dal 2006 che in Europa si consuma sempre meno energia, da ben prima dello scoppio della crisi, nel seguente grafico vediamo i calo del consumo nei diversi Paesi:
In queli più in cisi come Portogallo e Grecia si è toccato il -15%, in Spagna e Italia il -12%. In realtà anche in Paesi che non hanno praticamente subito la crisi economica come la Germania c’è stato un calo del 9% circa, e in tutta la UE dell’8%. E’ evidente che vi è una complessità di fattori alla base del minore consumo, sicuramente il miglioramento delle tecnologie per il risparmio energetico, per esempio in Germania, o la prosecuzione di una transizione vero una economia quasi totalmente basata sui servizi, come in Inghilterra (-12%).
Solo Estonia, Olanda, Polonia, hanno visto un aumento del consumo.
Inghilterra, Germania, Italia e Francia fanno da sole più di metà del consumo europeo in tonnellate di petrolio equivalende come vediamo dalla seguente torta.
Come già detto vi è una buona notizia: l’aumento del ricorso alle fonti di energia rinnovabile. In tutta l’Unione costituiscono nel 2012 il 12% dell’energia consumata contro il 6% del 2006. In testa come vediamo dagli istogrammi di seguito stanno i Paesi scandinavi, Austria e Lettonia. Maglie nere notevoli Paesi Bassi e Inghilterra, l’Italia per una volta si piazza bene, superando la media europea.
Dove ancora più l’Italia si fa notare è la progressione della quota di energie rinnovabili, risulta tra i Paesi con il maggiore incremento come vediamo dal grafico di seguito, dopo Svezia, Danimarca, Austria e Germania, con il +6,6%. Certamente a fianco del tradizionale ricorso all’energia idroelettrica, ormai arrivata ai massimi dello sfruttamento, c’è stato l’emergere del fotovoltaico, in cui abbiamo in diversi periodi segnato un incremento di utilizzo da record mondiale.
La Francia, forse per il ricorso al nucleare, si piazza tra i Paesi che hanno visto il minore aumento di risorse rinnovabili.
Naturamente vi è da far notare come effetto collaterale che i Paesi col maggiore calo di consumo energetico sono tra quelli con maggiore aumento di incidenza delle fonti pulite, perchè a essere dismesse sono state evidentemente le fonti più inquinanti.
Gianni Balduzzi