Facebook acquista WhatsApp, la rivincita di Brian Acton
Facebook acquista Whatsapp: primo acquisto degno di nota dell’anno. Un grande colpo che può stravolgere certi equilibri: a sorpresa Facebook, il più famoso social network al mondo, ha acquistato WhatsApp, l’applicazione di messaggistica più utilizzata. Il costo dell’operazione si aggira sui 19 miliardi di dollari.
Brian Acton, uno dei due fondatori di WhatsApp, si prende la rivincita visto che anni fa è stato ‘scartato’ dopo aver bussato alle porte dei gruppi Twitter e Facebook.
Una cifra mostruosa quella investita da Facebook per l’acquisizione dell’applicazione per cellulari. Il pagamento si svilupperà in contanti (4 miliardi), in azioni (12 miliardi), mentre gli ultimi 3 miliardi saranno azioni vincolate per i dipendenti e i fondatori di WhatsApp. Inoltre il co-fondatore dell’app, Jan Koum, entrerà nel cdm della società fondata da Mark Zuckerberg.
Il “social network”, come è definito nel titolo del film di David Fincher, completamente incentrato sulla nascita e sul lancio del servizio di rete, già dall’ottobre 2012 aveva superato il miliardo di utenti. E le previsioni lo danno ancora in crescita. Dal canto suo, WhatsApp è utilizzato mensilmente da 450 milioni di persone che si connettono tra loro per ‘messaggiare’ (“sulla strada per connettere un miliardo di persone”, secondo Zuckerberg). Acquistare la società per ‘impossessarsi’ dei suoi clienti, per raggiungere i suoi utenti: questa deve essere stata l’idea del Consiglio di Amministrazione di Facebook quando hanno studiato la possibilità di acquistare l’applicazione per cellulare attraverso una cifra così elevata.
WhatsApp rassicura i suoi clienti con un comunicato ufficiale sul suo blog: “ecco quel che cambierà per voi, nostri utenti: nulla”. L’operatività ed il marchio dell’applicazione sarà ‘indipendente’ dal social network. La stessa autonomia che ha mantenuto Instagram dopo l’acquisizione da parte di Fb (assai più ‘economica’, quella: 715 milioni di dollari). Soddisfatti anche gli ‘acquistati’: Koum afferma come siano “onorati di poter essere partner di Mark e Facebook mentre continuiamo a portare il nostro prodotto a un numero crescente di persone nel mondo”. Una bella rivincita per Brian Acton, co-fondatore assieme a Koum di WhatsApp, che nel 2009 era stato scartato da Twitter e Facebook dopo aver fatto richiesta per l’assunzione.
Daniele Errera