Il Milan, ancora una volta, è costretto, dopo la sconfitta in casa, a giocarsi il tutto per tutto al ritorno, l’11 marzo in Spagna. La squadra allenata da Clarence Seedorf ha dominato per tutto il primo tempo colpendo una traversa con Kakà e un palo con Poli, ma non riuscendo mai a trovare il gol. Il gol, invece, lo trova l’Atletico Madrid con un colpo di testa, all’83, di Diego Costa.
Tanta delusione per i rossoneri che, fin da subito, avevano dimostrato di avere la giusta grinta e le carte in regola per vincere questa partita di Champions. Anche a livello tattico, Clarence Seedorf, era riuscito a trovare il giusto equilibrio per la squadra: difesa compatta (4-2-2) e ripartenze fulminee con Kakà largo a sinistra, un inarrestabile Taarabt sulla fascia destra e Poli sulla tre quarti pronto ad inserirsi negli spazi creati da Balotelli.
Questa strategia di gioco funziona molto bene e, poco dopo 18 minuti dal fischio d’inizio, Poli colpisce la palla di testa scheggiando il palo di Courtois. Gli spagnoli sono in evidente difficoltà ed il Milan si fa nuovamente pericoloso con Kakà che, dopo un ottimo cross di Balotelli, colpisce in pieno la traversa. Dopo l’intervallo la squadra di Simeone sembra essersi svegliata, ma non abbastanza da impensierire il Milan che, chiudendo bene gli spazi, annulla ogni iniziativa della squadra ospite. La partita procede verso questa direzione fino al 87’ minuto. A tre minuti dal 90’ arriva il primo errore difensivo dei rossoneri su calcio d’angolo e l’Atletico non spreca l’unica occasione concessagli dalla squadra di casa: colpo di testa di Diego Costa e gol. Tantissima amarezza per un Milan che aveva dimostrato di saper giocare un ottimo calcio. Ora la squadra di Seedorf dovrà giocare ancora meglio e battere gli spagnoli in casa oppure il sogno della Champions finirà anche per il diavolo di San Siro.