Un decalogo di riforme urgenti sul piano economico che il nuovo governo di Matteo Renzi dovrebbe realizzare per il rilancio del Paese: dal fisco al debito, dalla P.a fino alla cultura. È quello messo a punto dal Sole 24 Ore e pubblicato oggi in prima pagina dal quotidiano di Confindustria con il titolo “Le riforme in casa per trattare la flessibilità in Europa”.
FISCO. Il Sole chiede una robusta riduzione del prelievo fiscale e contributivo sul lavoro magna pars di un piano di taglio complessivo della pressione fiscale per 8/10 miliardi; nel mirino Irap e Irpef con risorse che andrebbero trovate da spending review e minore spesa interessi; poi subito delega fiscale.
IMPRESE, RICERCA, ENERGIA. Allargamento del credito di imposta alla ricerca e all’innovazione per favorire gli investimenti privati, sostegni all’export per i settori di punta della manifattura. Completare il mercato interno dell’energia per abbatterne i costi. –
SEMPLIFICAZIONI E GIUSTIZIA CIVILE. Abbattere il numero delle autorizzazioni per gli insediamenti industriali, semplificare le regole sugli appalti per favorire gli investimenti in infrastrutture, introdurre filtri sul sistema di ricorsi al Tar, attuare la semplificazione della geografia giudiziaria.
CREDITO E LIQUIDITÀ. Liquidare tutto lo stock dei debiti della PA con le imprese e garantire il rispetto della direttiva europea sui tempi di pagamento. Attuare tutte le misure adottate per rafforzare l’azione del Fondo di garanzia per le Pmi e i sistemi di garanzia.
LAVORO E PRODUTTIVITÀ. Detassare/decontribuire il salario di produttività in via strutturale. Favorire le assunzioni, eliminando le rigidità introdotte dalla legge Fornero, varare una riforma complessiva delle politiche attive e degli ammortizzatori sociali.
OPERAZIONE DEBITO. Un piano su tre gambe: a) togliere dal calcolo del debito pubblico 6′ miliardi di interventi per salvare gli Stati in difficoltà; b) dismissioni immobiliari e privatizzazioni di asset pubblici in Italia, anche dimettendo le quasi 4.944 società partecipate dai Comuni e le 1.965 delle Province; c) un piano a fronte del quale l’Italia concorda con i partner dell’Eurozona l’emissione di eurobond per finanziare investimenti produttivi, senza che questi gravino sulle finanze pubbliche nazionali.
MOBILITÀ NELLA PA. Si chiede l’introduzione della mobilità obbligatoria per il pubblico impiego per favorire la ristrutturazione dello Stato. E ancora: Revisione degli incarichi apicali nella Pa, favorendo il ricambio e la cultura dei risultati.
INVESTIMENTI. Accelerare e appaltare entro il 2014 i progetti, che sono già ‘pronti e cantierabili di piccole opere per un totale di 7 miliardi: edilizia scolastica, dissesto idrogeologico, i 6mila campanili e il piano citta”. Inoltre, ‘velocizzare la spesa dei Fondi Ue 2007-2013 (da spendere ancora 28 miliardi entro il 2015)’ e l’uso dei fondi per il rientro dei capitali. Inoltre, “allentare il patto di stabilità interno secondo criteri meritocratici”.
TITOLO V. Il Sole24 Ore chiede infine la riforma del Titolo V della Costituzione con la cancellazione delle competenze concorrenti tra Stato e Regioni.
CULTURA. Introdurre un credito di imposta per gli investimenti in cultura e beni artistici. Forte detassazione delle sponsorizzazioni.