Draghi al G20: sul debito pubblico la Bce interverrà in base all’inflazione
Dal G20 di Sidney parla il Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi. Gli argomenti non sono più relativi all’austerità dell’Ue, bensì ad interventi mirati necessari alla riduzione di una delle grandi problematicità delle economie europee: il debito pubblico. “Il debito pubblico – riporta l’azienda di comunicazione ‘Bloomberg’ – rimane ancora alto in molti Paesi dell’Eurozona. La Bce è pronta ad agire se sarà necessario sulla base delle prospettive dell’inflazione”.
Il G20 si è prefissato un importante obiettivo, quello sulla crescita: si dovrà accelerare, entro i prossimi cinque anni, del 2% in più del Pil mondiale. Una meta “molto importante”, per l’ex numero 1 di Bankitalia. E’ passata, quindi, la linea anti-Germania, che avrebbe preferito una indefinita “raccomandazione” circa la “traiettoria di crescita”. L’intesa, caldeggiata da Giappone, Francia, Australia, Fondo Monetario Internazionale, Ocse e tanti altri, prevede al contrario una regolarità precisa con annessa scadenza: un lustro, come detto.
Anche sul lato ‘tassazione grandi aziende hi-tech’ è intervenuta l’assise dei venti paesi più industrializzati al mondo. La diatriba tra governi, circa l’argomento, si era protratta, addirittura, per mesi. Alla fine è passata l’idea che i guadagni vanno tassati lì dove viene creato valore. E quindi si è deciso di dare inizio “allo scambio automatico di informazioni in materia di tasse entro la fine del 2015 fra i paesi membri del G20”.