Poverina

Un articolo racconta di una mamma terrorizzata dall’idea che il figlio resti traumatizzato vedendo un disabile. La giornalista che racconta la vicenda usa parole dure verso questa mamma. Non condivido il tono. Credo sia tempo di riscoprire quella compassione di cui parlavo qualche tempo fa. Questa donna è cresciuta in un mondo in cui si è idolatrata la paura del diverso, la paura della malattia e la paura di perdere la possibilità di vivere erigendo dei muri per allontanare tutto ciò che vogliamo far finta non esista.
Pensando a questa vicenda penso all’infelicità a cui si sta condannando e a cui sta condannando il figlio facendolo crescere spaventato da nemici immaginari.
Proviamo tutti a essere un po’ più empatici e un po’ meno giudici verso chi è meno fortunato di noi.

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