Beppe Grillo ha dichiarato: “Tu hai detto ‘Risparmiamo un miliardo con il Senato’. Non è vero perché il Senato costa 560 milioni, non un miliardo”.
Pagella Politica ha effettuato il factchecking della dichiarazione di Grillo e si è espressa con un “Nì”.
Durante le consultazioni con il titolare del nascente esecutivo, Grillo accusa Renzi di non conoscere i costi del Senato. Precedentemente, anche Di Battista aveva fatto la medesima dichiarazione su La7 a Servizio Pubblico – parole che sono state prontamente verificate in questa analisi da Pagella Politica.
Grillo, tuttavia, travisa quanto sostenuto da Renzi, visto che quest’ultimo ha sempre affermato (ad esempio, qui e qui) che si possono generare risparmi per 1 miliardo di euro tagliando i costi della politica in generale, non solo il Senato quindi.
L’idea del segretario del Pd attinge da uno studio condotto da Roberto Perotti per Lavoce.info, in base al quale il costo totale della politica a livello nazionale (Camera e Senato) e locale (Consigli regionali e provinciali) è pari a 2,5 miliardi di euro. Le spese relative al Senato ammontano a circa 480 milioni, di cui Perotti stima che si potrebbe risparmiare circa il 42% ovvero 200 milioni. In totale, attraverso una operazione di spending review si potrebbe tagliare, sempre secondo Perotti, circa un miliardo di euro, ottenuti non solo però dalla riduzione di spesa in Senato ma anche da Camera, Consigli regionali e provinciali. E’ vero quindi che il costo del Senato non è un miliardo ma d’altra parte nemmeno Renzi ha mai sostenuto il contrario.
Grillo non sbaglia invece a citare il dato di spesa. Come vediamo a pag. 10 del Progetto di bilancio interno del Senato per l’anno finanziario 2013, nel 2012 la spesa rendicontata è di 533 milioni di euro e quella prevista per il 2013 è di 541 milioni, numero vicino a quanto citato dal leader M5S.
Per Grillo da Pagella Politica è un “Nì”: ha attribuito a Renzi parole non sue ma ha correttamente citato il dato sul bilancio del Senato.
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