Ancora nubi all’orizzonte per la banca Montepaschi di Siena. Questa volta il colosso finanziario è finito nella bufera per una presunta maxi-truffa di 47 milioni. Nell’occhio del ciclone ben 11 indagati e, per otto di loro, anche il divieto di espatrio e numerose perquisizioni. L’inchiesta sulla truffa è collegata alla cosiddetta «banda del 5 per cento», ovvero ex funzionari dell’istituto e broker esterni che facevano una cresta del 5% su alcune operazioni di notevole importo finanziario.
Nell’ambito dell’inchiesta, che ha portato oggi a nuove perquisizioni da parte del nucleo valutario di Roma della Guardia di Finanza, ci sono 11 indagati. Per loro l’accusa formulata dalla Procura di Siena è associazione per delinquere aggravata finalizzata alla truffa ai danni di Mps, che nel procedimento è parte lesa. Tra gli indagati figurano nomi già sotto inchiesta da parte della Procura di Siena, con i filoni aperti un anno fa: in primo luogo c’è Gianluca Baldassarri, ex responsabile dell’area Finanza di Mps, sotto processo a Siena nell’indagine per ostacolo alla vigilanza per i contratti sui derivati Alexandria e Santorini, ritenuto dalla Procura di Siena il presunto capo della «banda del 5 per cento».
Il 14 febbraio di un anno fa Baldassarri fu arrestato per le accuse mosse contro di lui in uno dei vari filoni aperti dalla Procura senese nelle indagini sulla passata gestione di Mps. Tra gli altri undici indagati ci sono poi Alessandro Toccafondi, ex vice di Baldassarri, Matteo Pontone, ex responsabile del desk di Londra di Mps, ed Antonio Pantalena, ex trader di Mps.
La truffa sarebbe avvenuta con movimenti di denaro riguardanti conti correnti intestati a società e fiduciarie che hanno sede in Paesi offshore. Le perquisizioni sono state eseguite in diverse regioni d’Italia e all’estero dagli uomini del nucleo speciale della polizia valutaria della Guardia di finanza. Tra le città coinvolte ci sono Milano, Monza, Siena, Ravenna, Roma e Londra. La procura senese – da quanto si apprende – ipotizza reati di associazione per delinquere aggravata finalizzata alla truffa nei confronti della banca.