Il traffico autostradale riprende, ma il 2013 è ancora in calo rispetto al 2012
L’Aiscat ha diffuso i dati sul traffico autostradale di dicembre, sia per il traffico leggero che quello pesante, e sembra che segua passo passo l’andamento dell’economia italiana, in effetti.
Come vediamo dal seguente grafico a dicembre 2013 vi è stato un aumento su dicembre 2012, del 1,1% che è una media tra il +0,7% del traffico leggero (presumibilmente privato) e il +2,4% di quello pesante, legato in maggioranza al commercio.
Per quanto riguarda invece il confonto di tutto il 2013 con il 2012 persiste un calo del 1,7%, del 1,5% nel traffico leggero e del 2,3% in quello pesante.
Nei seguenti grafici sono indicati i volumi di traffico per ogni tipologia in tutti i mesi del 2013:
Per il traffico leggero:
Già in agosto vi era stato un beneaugurante aumento dei miliardi di veicoli-kilometro, l’unità di misura usata, ma non sufficiente a compensare il calo dei mesi primaverili e di luglio, dicembre fa quindi ben sperare.
Per il traffico pesante:
Dicembre da febbraio 2013 è il primo mese con una crescita rispetto all’anno precedente, vi sono stati periodi pesanti, come marzo, in cui incideva anche la Pasqua alta, ma non solo
Per il totale:
Geograficamente parlando per il traffico leggero i tratti più favorevoli sono stati quelli del traforo del Monte Bianco e del Gran San Bernardo con un aumento del 10% e 14% a dicembre e del 4% circa in tutto il 2013. Anche il Brennero vede una sostanziale stabilità nel dato cumulato dell’anno e un aumento del 3,4% a dicembre. Così come la Asti Cuneo.
Più interessante per il legame con l’economia i dati geografici del traffico pesante. Gli aumenti più consistenti sono stati oltre che sulla Asti-Cuneo, sulle autostrade venete, le Centro padane, la società Brescia-Padova. Sotto la media l’autostrada della Cisa, la tangenziale di Napoli, l’autostrada dei parchi verso l’Abruzzo. Da segnalare che la società Autostrade per l’Italia da sola conta un 60% de traffico, da Nord a Sud, ma in general si può osservare una ripresa proprio tra Lombardia, Veneto e Lombardia, in linea con i dati che provengono dall’economia in generale.
E’ chiaro che il traffico leggero, che costituisce la maggioranza, ha una rigidità maggiore ai cambiamenti economici, al contrario quello pesante è molto più sensibile. Entrambi comunque pare siano stati beneficiati dalla piccola ripresa della fine del 2013, ma per recuperare tutto il divario almeno di un anno di perdita ci sarà da aspettare ancora i prossimi mesi e i recenti dati sui consumi e sul commercio non paiono incoraggianti.