Rehn: “Crescita Ue più forte ma livello di disoccupazione intollerabile”
Il commissario europeo agli Affari Economici, Olli Rehn, fotografa la situazione del nostro Paese e dell’intera Ue nelle sue previsioni economiche di questo inverno. E il bilancio appare moderatamente positivo, anche se più per l’Europa che per il nostro paese. L’andamento del debito pubblico nostrano, infatti, è sempre critico: se nel 2013 toccava quota 132,7% del Pil (il secondo debito più alto in Europa dopo quello della Grecia), nel 2014 crescerà ancora fino a quota 133,7%, e nel 2015 calerà finalmente a 132,4%.
Nessun calo nemmeno per la disoccupazione, che sarà al 12,6% nel 2014 e al 12,4% nel 2015. La mancanza di lavoro è comunque una piaga che attanaglia tutto il continente, visti i suoi livelli “intollerabili e inaccettabili”, ricorda Rehn. Notizie migliori arrivano dal fronte rapporto deficit e Pil ancora in calo nel 2014, al 2,6% del Pil; e nel 2015 al 2,2%; mentre si conferma una crescita dello stesso Pil dello 0,6% nel 2014 (0,7% le precedenti previsioni di novembre), e dell’1,2% nel 2015 (media Eurozona: 1,2% e 1,8%).
Segnali di ripresa che si palesano, dunque, anche se in maniera molto “moderata” e “modesta”. Per il commissario europeo agli Affari Economici “il peggio della crisi può essere alle nostre spalle — ha detto — ma questo non è un invito ad essere indulgenti. Per rafforzare la ripresa e creare più posti di lavoro, dobbiamo restare sul cammino della riforma economica”.
Parole prudenti, quelle di Rehn, e condivise da tutta la Commissione, che però spezza, un po’ a sorpresa, una lancia a favore del nostro paese: “Abbiamo leggermente ritoccato la previsione di crescita dell’Italia – spiega Rehn – che però gode di una crescente fiducia internazionale sulla sostenibilità delle sue finanze pubbliche”, e “continua a ridurre il suo deficit”.