La politica energetica dell’Italia
Di fronte ai rischi dovuti all’aumento di consumo di gas causato dal grande freddo c’è chi cerca soluzioni efficaci
Innalzare l’efficienza energetica delle abitazioni europee, di circa il 30%, entro il 2015? Ci sta lavorando il progetto europeo Heat4u, guidato dalla Robur di Bergamo, leader mondiale nella costruzione di impianti per riscaldamento ad altissima efficienza.
e chi lamenta che non abbiamo costruito inutili e pericolose centrali nucleari (che tra 10 anni potrebbero produrre, forse, la metà dell’energia che si risparmierà col progetto citato sopra)
Qualche ora fa, ho segnalato su Twitter questo post di Luca, che – tornando sul tema dell’energia nucleare – si conclude con questa amara considerazione:
Potremmo dire che la nostra politica energetica pare avere alcune lacune. Lievi, del tipo che fra due giorni forse iniziano a razionare l’energia elettrica.
Una persona ha replicato: “è il male minore”, alludendo – immagino – ai rischi del nucleare.
Sono reazioni come questa ad averci fatto rinunciare anni fa all’energia nucleare, rinuncia confermata di recente. Forse però dovremmo metterci d’accordo su quale sia veramente la posta in palio per analizzare serenamente cosa rappresenti il male minore.
Cosa accadrebbe in caso di catastrofe nucleare lo sappiamo bene perché ce l’hanno raccontata centinaia di racconti e romanzi, decine di film e alcuni tragici eventi reali. Per par condicio, proviamo ogni tanto ad immaginare cosa accadrebbe se restassimo tutti senza gas.
Ad esempio questo.
Grande stima per Marco su mille cose, ma sull’energia non concordiamo per nulla (come già ai tempi del referendum sulla possibilità di raggiungere il quorum).
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