Compravendita senatori, Senato parte civile nel processo Berlusconi a Napoli

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Il Senato sarà parte civile nel processo per compravendita senatori in cui è imputato Berlusconi presso il Tribunale di Napoli. Lo ha deciso lo stesso Tribunale di Napoli in apertura della terza udienza del processo che vede Silvio Berlusconi e Valter Lavitola imputati di corruzione per il “sabotaggio” del governo Prodi a causa della scarsa stabilità politica nell’aula del Senato.

Il Tribunale ha invece ammesso con riserva la costituzione come responsabile civile di Forza Italia, assistita dall’avvocato Bruno La Rosa. L’avvocato Niccolò Ghedini, legale di Berlusconi con l’avvocato Michele Cerabona, ha proposto eccezione di incompetenza territoriale. Assente l’ex premier, in aula è presente invece Lavitola, seduto accanto agli avvocati Antonio Cirillo e Guido Iaccarino. Gli avvocati Ghedini e Cerabona hanno eccepito l’incompetenza territoriale del Tribunale di Napoli e hanno poi sollevato la questione di insindacabilità del voto dei parlamentari ai sensi della legge 140 del 2003 (lodo Schifani) con conseguente trasmissione degli atti al Parlamento. Anche gli avvocati Cirillo e Iaccarino, legali di Lavitola, hanno chiesto che vengano inviato gli atti a Roma per incompetenza territoriale.

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I pm Woodcock e Vanorio si sono opposti a entrambe le eccezioni e così anche l’avvocato dello Stato Sebastiano Messineo che assiste il Senato. A sostegno delle proprie tesi, la Procura ha depositato due memorie. La prossima udienza è fissata il 12 Marzo.

 

Redazione