Sembrano non avere fine le scaramucce all’interno del Movimento 5 Stelle. Nella giornata del voto online per l’espulsione dei quattro dissidenti (Battista, Bocchino, Campanella e Orellana) scoppia un’altra asprissima lotta fratricida: secondo il senatore Giarrusso, nelle mozioni di sfiducia presentate dal capogruppo Santangelo per i nuovi ministri Guidi e Poletti, sono state falsificate delle firme di onorevoli pentastellati. “Risultano depositate a mio nome due richieste di sfiducia per due ministri del governo in carica” ha dichiarato Giarrusso e “non avendo mai firmato alcunché e non avendo mai visto simili atti, domattina depositerò presso le autorità competenti denuncia penale a carico dei responsabili”.
“Chiedo una assemblea congiunta per l’espulsione di chi ha falsificato la mia firma” ha tuonato Giarrusso, perché “chi mi ha falsificato la firma può essere solo un senatore 5 Stelle e deve essere espulso dal M5S”. All’Espresso dichiara, anche, di conoscere già il colpevole: il capogruppo al Senato Maurizio Santangelo che sta battagliando in queste ore per far espellere i quattro dissidenti. “Ha commesso un atto gravissimo, falsificando la mia firma, forse quella di altri, e depositando un atto che non è stato visto da nessuno” continua Giarrusso che infine ammette: “potrei anche esser favorevole alla mozione” ma “non posso tollerare quello che è successo”. Ergo: “chiedo l’assemblea, la votazione e tutta la procedura per l’espulsione”.
Giacomo Salvini