Ballarò minuto per minuto 7/02/2012 [diretta]

ballarò

Amici della grande politica e del salotto di “Ballarò”, come ogni Martedì eccoci qui tutti insieme per una nuova puntata di “Tutto Ballarò minuto per minuto”!

[ad]Alla corte di Giovanni Floris ci sarà ampio spazio per il tema del lavoro e del posto fisso, ma anche dell’emergenza neve che ha colpito il Paese nei giorni scorsi: proprio per questo ci sarà l’attesissimo esordio del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini. Oltre a lui, sugli schermi di Ballarò anche l’ex Ministro degli Esteri nonchè Parlamentare del PdL Franco Frattini ed il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia. A punzecchiare la “casta” ci sarà l’editorialista del Corriere della Sera Gian Antonio Stella, a parlare di Economia ci saranno Giacomo Vaciago ed il Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè, oltre alla leader della CGIL…ops! Volevamo dire della SPI-CGIL, Carla Cantone, che forse sta cercando di avere più presenze lei a Ballarò che Javier Zanetti in Serie A. Oltre a questi ospiti, non potranno mancare la copertina di Maurizio Crozza ed i sondaggi del Presidente Ipsos Nando Pagnoncelli.

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21.08 Si inizia, amici da casa! Giovanni Floris presenta gli ospiti: come annunciato in studio ci sono Corrado Clini, Giuliano Pisapia, Franco Bernabè, Franco Frattini, Carla Cantone, Gian Antonio Stella, ed in collegamento Giacomo Vaciago. Più tardi in collegamento ci sarà anche Nando Pagnoncelli, stavolta da Buenos Aires (sic!). Finiti i convenevoli, Giovanni Floris snocciola le cifre dell’emergenza maltempo, cifre dure, che hanno bloccato l’Italia, e manda in onda un filmato sulla satira relativa al maltempo. Si inizia con un finto cinegiornale del Ventennio relativo al Podestà Alemanno (trallaltro il Sindaco di Roma si chiamava Governatore e non Podestà…), ma anche il finto Alemanno di Twitter e tanti video e fotomontaggi, tra cui una finta mappa degli impianti sciistici di Roma. Per concludere, un video della Sora Cesira sulla nevicata e su Alemanno che invita a spalare la neve, sulle note di “Alejandro” di Lady Gaga.

21.14 Capitolo due: il posto fisso ed il precariato. Alessandro Poggi fa a Monti una domanda sulla sua uscita sul posto fisso, ed il Premier lo riprende chiedendo che le domande siano fatte sulle presentazioni che erano state fatte prima della conferenza stampa. Ciononostante, gli risponde, dicendo che il Governo non ha ragione di esasperare in alcun modo il clima specialmente su una tematica molto importante. A seguire, pubblicità.


21.19 Si riparte con Crozza: “Giova, fammi complimentare col Sindaco Alemanno: altro che Veltroni, una Notte Bianca così non l’aveva mai fatta nessuno!”, e dice che se le carenze negli interventi per arginare l’emergenza sono state facilitate da chi non vuole fare le Olimpiadi a Roma, Crozza rassicura dicendo che a questo punto Roma potrà ospitare le Olimpiadi Invernali. “Non possiamo neanche dire che siamo un Paese alla canna del gas, perchè tra un po’ non avremo più neanche quello!” dice poi il comico Genovese. Poi non mancano riferimenti all’uscita di Monti sul posto fisso, dicendo che le banche non danno mutui a chi non ha il posto fisso, ed un riferimento alla figlia della Fornero, che lavora nell’Università dove hanno il posto anche i suoi genitori. Si rivolge poi a Clini: “Ministro, ma perchè vi siete messi a parlare? C’erano già i politici?”.

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[ad]21.29 Scatta il classico servizio iniziale di “Ballarò” dai toni apocalittici, stavolta con Alessandro Poggi che cerca di avere qualche dichiarazione prima dal Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, poi dal Ministro Piero Giarda, che alla domanda su come sia stata gestita l’emergenza neve, replica: “Creda che l’evidenza sia di fronte a tutti”. Poi video di treni ed abitazioni isolati in mezzo alla neve, di cittadini che lamentano il non intervento delle istituzioni di fronte all’emergenza.

21.33 Si torna in studio, con il meteo del Ministro Clini che ci aggiorna sulle previsioni per i prossimi giorni. Poi nota come queste situazioni siano fuori dall’ordinario e perciò causano facilmente gravi disservizi, soprattutto nelle zone in cui nevica meno frequentemente. Bisogna quindi, secondo il Ministro, ritarare l’organizzazione pensando che le emergenze possno capitare. Fa poi notare l’efficienza dell’Esercito in queste situazioni, che è stato chiamato ad occuparsi dei soccorsi. Poi Pisapia dice che a Milano sono riusciti a contenere l’emergenza senza dover far ricorso all’Esercito.

21.38 La parola ora a Giacomo Vaciago: “Vi sono molte macchine con gomme antineve, che però se trovano un tir fermo di traverso non vanno comunque. Bisogna cercare di adattarsi anche a prevedere l’imprevedibile”. Anche Franco Bernabè, infatti, dice che gestire un emergenza significa gestire l’imprevedibile, e del caos che si crea. Caos che, a parere di Bernabè, va gestito in base a regole ben chiare. I problemi, secondo Bernabè, sono gestibili, ma solo se si rispettano delle regole per gestirli.

21.42 Carla Cantone replica a Bernabè dicendo che per quante regole da rispettare ci possano essere in questa occasione le Istituzioni sono intervenute in maniera insufficiente. Parla poi Pisapia, che dice che l’evento era stato previsto, e perciò il Comune di Milano si è premunito per tempo ed ha saputo affrontare l’emergenza.

21.48 “Pisapia, cosa pensa della gestione dell’emergenza neve da parte di Alemanno?” chiede Floris, ed il Sindaco Pisapia replica dicendo che non è sua abitudine criticare il lavoro dei colleghi, ed aggiunge che forse è mancata un po’ di collaborazione tra istituzioni ed organi preposti ad arginare l’emergenza. Poi tocca a Stella, che dice che si agisce troppo caso per caso e non a tutti gli altri interventi che ne conseguono. Dice poi che non se la sente di attaccare Alemanno per non aver acquistato degli spazzaneve in anticipo, visto che ci si potevano immaginare i titoli dei giornali in un Agosto torrido.

21.52 Frattini si richiama a De Gasperi, citandone la celebre frase “Un politico pensa alla prossima elezione, uno statista alla prossima generazione”, e perciò l’acquisto in anticipo, anche senza un’emergenza, di migliaia di mezzi spazzaneve è un modo per pensare alla prossima generazione al di là della prossima elezione. Aggiunge poi che dire che non sia stato fatto nulla non è costruttivo e demoralizza le numerose persone che in questi giorni sta lavorando molto per affrontare l’emergenza.

22.03 E dopo una breve pausa publicitaria, si ritorna! Servizio sui dipendenti Alcoa, che un tempo erano considerati dei privilegiati nel loro paese, con il loro stipendio di 1200 Euro che gli consentiva di essere tra i pochi nel Paese a potersi costruire una casa. La chiusura dell’Alcoa sarebbe per la zona del Sulcis un vero dramma, che portarebbe alla fine del polo industriale dell’alluminio che è ora il motore economico della zona. L’industria dell’alluminio è rimasta in Sardegna grazie agli aiuti dello Stato, e la fine di questi aiuti potrebbe portare alla chiusura degli impianti in Sardegna, con drammatiche conseguenze per l’economia locale. Il giornalista Cobianchi di Panorama nota poi come i finanziamenti per lo sviluppo Economico della Sardegna non siano state mirate a talune condizioni di crescita, come la costruzione di infrastrutture, tanto è vero che oggi, in Sardegna, non ci sono autostrade.

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[ad]22.12 La parola a Bernabè sull’articolo 18. “Non è un problema centrale” dice, chiarendo che il problema è prevalentemente la gestione del mercato del lavoro, attualmente balcanizzato da innumerevoli tipologie di contratto. Stessa domanda sull’articolo 18 poi a Corrado Clini, che dice che bisogna fare in modo che il mercato del lavoro segua la crescita dei settori emergenti. Dice poi che questo è ciò che sta cercando di fare il Ministro Elsa Fornero. Parla poi dell’importanza della Green Economy e di come questa sta stravolgendo la produzione industriale tradizionale.

22.18 Tocca replicare a Carla Cantone: “Il Sindacato Italiano i basa sulla tutela di chi lavora”. C’è allora da chiedersi perchè lei sia a capo del Sindacato dei Pensionati…vabbè! Dice poi che bisogna trovare il lavoro non solo ai giovani, ma anche a quei cinquantenni che hanno perso il posto di lavoro. Bernabè cita poi un caso negli Stati Uniti di una persona che a settant’anni non voleva lasciare il posto di lavoro e non poteva essere licenziata perchè l’età sarebbe risultata un elemento discriminatorio.

22.26 Si passa poi ad un altro servizio…donne lavoratrici. Prima c’è l’estetista, poi la commessa che ha perso il lavoro. Si torna in studio, parola a Giuliano Pisapia, che dice che l’articolo 18 è uno specchietto per le allodole, visto che in moltissimi casi non è applicato. “Spostiamo il problema e parliamo di cose serie!” dice, e la Cantone manifesta segni di approvazione. “Parliamo di come far crescere l’Economia” dice Pisapia, che vuole eliminare il precariato per quanto possibile ed investire il più possibile, soprattutto i fondi bloccati da anni.

22.32 Siparietto tra la Cantone e Frattini, con questa che vorrebbe che l’ex Ministro (ma anche ex Consigliere Comunale a Roma, ma anche ex candidato al Collegio Uninominale di Bolzano alla Camera nel 2001) la guardasse quando le risponde sul lavoro, ma lui dice che preferisce guardare gli ascoltatori. “Se vuole cambio posto” dice lei, lui non si cura di lei, ma lascia e passa. Poi dice che si passa dal concetto di “employment” ad “employbility”: ma è una supercazzole o Frattini è uscito da “Yuppies: giovani di successo”? Poi Floris chiede alla Cantone se ha tabù: “Sì, quelli di liquerizia” replica lei. Ma fa ridere? Eppure la gente applaude, ma non ride Frattini, che replica quindi il duetto con la Sindacalista “Volevo strappare un sorriso a Frattini”, ma lui dice di non conoscere i Tabù di liquerizia. “Ma come! Non li mangiava da piccolo!” “Forse dovevo iscrivermi alla CGIL” “Forse a lei davano altre mentine…”. Boh…

22.41 La serietà dei toni di Vaciago fa pendant con il siparietto Cantone-Frattini di prima. In breve dice che l’importante del mercato del lavoro è il reintegro di chi ha perso il lavoro. Poi scatta il servizio su che fine hanno fatto i Ministeri a Monza. Ed il Governo, almeno formalmente, si sta opponendo alla sentenza che avversava l’insediamento di uffici Ministeriali a Monza. Il Leghista Gianluca Buonanno (già Sindaco di Serravalle Sesia e di Varallo Sesia, nonchè già vicepresidente della Provincia di Vercelli e già candidato per la Lista Controcorrente nel 2001 al Collegio della Camera dei Deputati di Cossato, cittadina della Provincia di Biella in cui nel 1954 nasceva Ezio Greggio) dice che finalmente il Governo Monti farebbe una cosa giusta, mentre esattamente l’opposto dicono Mario Segni e Massimo Donadi.

22.52 Si ritorna dopo la pubblicità: un saluto a Nando Pagnoncelli in collegamento da Buenos Aires e poi servizio sulla spending review, che a quanto pare nessuno sa cosa sia. Si tratta di una revisione voce per voce dei capitoli di spesa pubblica per renderla più efficiente. Quindi si passano in rassegna varie spese e strutture del Ministero dell’Interno…neanche a dirlo, al ritorno in studio si da la parola a Gian Antonio Stella, che dice che la spending review è uno strumento utile ma che va utilizzato con attenzione. Poi, come di suo solito, sforna dettagliatissimi dati sugli sprechi: dai premi ai dipendenti dell’AMA (l’azienda dei servizi ambientali di Roma) ai trecento televisori acquistati per il G8 de L’Aquila.

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[ad]23.04 Servizio sui costi della politica…si inizia facendo il conto dei palazzi di proprietà del Parlamento…sei per la Camera dei Deputati e dieci per il Senato della Repubblica. Ovvio che per ogni palazzo ci siano spese di manutenzione non indifferenti, che sommate tutte insieme fanno cifre decisamente alte. Ci sono poi in tutto circa sessanta proposte di legge che vadano a ridurre le spese per il Parlamento, tutte depositate in Commissione, ed al momento lì…poi c’è il capitolo rimborsi elettorali, che sono altre spese esorbitanti.

23.11 Frattini dice che è i costi esorbitanti della politica sono come la neve: ci si accorge del problema solo di fronte all’emergenza, bisogna quindi agire a prescindere dagli scandali in merito alla diminuizione dei costi della politica. Pisapia dice poi che questo è un Governo politico fatto da tecnici che ha ridato credibilità all’Italia e che adesso può intervenire anche sui costi della politica.

23.14 It’s Pagnoncelli time! Per il 51% degli Italiani l’emergenza neve ha mostrato l’inadeguatezza nell’affrontare la situazone da parte di chi avrebbe dovuto occuparsene. Sulla diatriba Alemanno-Protezione Civile, oltre ad un 43% che non ha seguito la vicenda o non ha un’opinione, per il 40% è stato Alemanno a mostrarsi inadeguato, mentre per il 17% è stata la Protezione Civile a non essere all’altezza. Sul posto fisso, per il 59% bisogna favorire il lavoro stabile, per il 24% hanno ragione, per il 22% hanno ragione, ma i toni sono stati offensivi, così come per il 54% il posto fisso è un’aspirazione legittima. Verso Mario Monti il 59% degli intervistati ha dato un parere positivo, contro il 37% di pareri negativi. Se oggi si votasse, il PD avrebbe il 28%, il PdL il 22,2%, la Lega Nord il 10,2%, l’IdV l’8,5%, l’UDC al 7,8%, SeL al 6,5%, il Movimento 5 Stelle al 4,8%…sul finanziamento pubblico ai Partiti l’83% dice che è sbagliato, ed il 12% invece lo difende. Sulla vicenda Lusi, per il 44% è grave che il partito non si sia accorto di nulla, mentre per il 27% è più grave che Lusi abbia sottratto dei soldi per sè. Per il 69% i partiti sono obsolenti ed incapaci di gestire la situazione, mentre per il 19% sono un importante punto di riferimento.

23.22 Dopo il sondaggio c’è tempo per qualche battuta da parte di Clini e Vaciago, dopodichè Giovanni Floris ci saluta con il suo9 “Alè!”, ponendo fine anche a questa puntata.

Dopotutto domani è un altro giorno.

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