Ballarò minuto per minuto 7/02/2012 [diretta]

Pubblicato il 7 Febbraio 2012 alle 19:58 Autore: Redazione
ballarò

[ad]22.12 La parola a Bernabè sull’articolo 18. “Non è un problema centrale” dice, chiarendo che il problema è prevalentemente la gestione del mercato del lavoro, attualmente balcanizzato da innumerevoli tipologie di contratto. Stessa domanda sull’articolo 18 poi a Corrado Clini, che dice che bisogna fare in modo che il mercato del lavoro segua la crescita dei settori emergenti. Dice poi che questo è ciò che sta cercando di fare il Ministro Elsa Fornero. Parla poi dell’importanza della Green Economy e di come questa sta stravolgendo la produzione industriale tradizionale.

22.18 Tocca replicare a Carla Cantone: “Il Sindacato Italiano i basa sulla tutela di chi lavora”. C’è allora da chiedersi perchè lei sia a capo del Sindacato dei Pensionati…vabbè! Dice poi che bisogna trovare il lavoro non solo ai giovani, ma anche a quei cinquantenni che hanno perso il posto di lavoro. Bernabè cita poi un caso negli Stati Uniti di una persona che a settant’anni non voleva lasciare il posto di lavoro e non poteva essere licenziata perchè l’età sarebbe risultata un elemento discriminatorio.

22.26 Si passa poi ad un altro servizio…donne lavoratrici. Prima c’è l’estetista, poi la commessa che ha perso il lavoro. Si torna in studio, parola a Giuliano Pisapia, che dice che l’articolo 18 è uno specchietto per le allodole, visto che in moltissimi casi non è applicato. “Spostiamo il problema e parliamo di cose serie!” dice, e la Cantone manifesta segni di approvazione. “Parliamo di come far crescere l’Economia” dice Pisapia, che vuole eliminare il precariato per quanto possibile ed investire il più possibile, soprattutto i fondi bloccati da anni.

22.32 Siparietto tra la Cantone e Frattini, con questa che vorrebbe che l’ex Ministro (ma anche ex Consigliere Comunale a Roma, ma anche ex candidato al Collegio Uninominale di Bolzano alla Camera nel 2001) la guardasse quando le risponde sul lavoro, ma lui dice che preferisce guardare gli ascoltatori. “Se vuole cambio posto” dice lei, lui non si cura di lei, ma lascia e passa. Poi dice che si passa dal concetto di “employment” ad “employbility”: ma è una supercazzole o Frattini è uscito da “Yuppies: giovani di successo”? Poi Floris chiede alla Cantone se ha tabù: “Sì, quelli di liquerizia” replica lei. Ma fa ridere? Eppure la gente applaude, ma non ride Frattini, che replica quindi il duetto con la Sindacalista “Volevo strappare un sorriso a Frattini”, ma lui dice di non conoscere i Tabù di liquerizia. “Ma come! Non li mangiava da piccolo!” “Forse dovevo iscrivermi alla CGIL” “Forse a lei davano altre mentine…”. Boh…

22.41 La serietà dei toni di Vaciago fa pendant con il siparietto Cantone-Frattini di prima. In breve dice che l’importante del mercato del lavoro è il reintegro di chi ha perso il lavoro. Poi scatta il servizio su che fine hanno fatto i Ministeri a Monza. Ed il Governo, almeno formalmente, si sta opponendo alla sentenza che avversava l’insediamento di uffici Ministeriali a Monza. Il Leghista Gianluca Buonanno (già Sindaco di Serravalle Sesia e di Varallo Sesia, nonchè già vicepresidente della Provincia di Vercelli e già candidato per la Lista Controcorrente nel 2001 al Collegio della Camera dei Deputati di Cossato, cittadina della Provincia di Biella in cui nel 1954 nasceva Ezio Greggio) dice che finalmente il Governo Monti farebbe una cosa giusta, mentre esattamente l’opposto dicono Mario Segni e Massimo Donadi.

22.52 Si ritorna dopo la pubblicità: un saluto a Nando Pagnoncelli in collegamento da Buenos Aires e poi servizio sulla spending review, che a quanto pare nessuno sa cosa sia. Si tratta di una revisione voce per voce dei capitoli di spesa pubblica per renderla più efficiente. Quindi si passano in rassegna varie spese e strutture del Ministero dell’Interno…neanche a dirlo, al ritorno in studio si da la parola a Gian Antonio Stella, che dice che la spending review è uno strumento utile ma che va utilizzato con attenzione. Poi, come di suo solito, sforna dettagliatissimi dati sugli sprechi: dai premi ai dipendenti dell’AMA (l’azienda dei servizi ambientali di Roma) ai trecento televisori acquistati per il G8 de L’Aquila.

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L'autore: Redazione

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