Il senatore Pd Corradino Mineo torna sul dialogo con il M5S e, intervistato da Repubblica, sottolinea: “discutiamo con alcuni di loro in modo esplicito, senza inciuci”. Mineo si sofferma sull’ipotesi di un gruppo comune con i dimissionari del movimento: “Partiamo da un dato: in ogni processo ci sono dei tempi tecnici. Ecco – sottolinea il giornalista – ci sono persone che devono elaborare il lutto”. Il Senatore insiste sul ruolo che alcuni esponenti del M5S possono avere nella costruzione del Nuovo centrosinistra: “Sel, civatiani e una parte dei grillini possono portare avanti una battaglia comune, questo è certo. Il Nuovo centrosinistra – chiarisce – non è un partito, nè si può inventare in cinque minuti. Ma può esserci in Parlamento”. E insiste: “Auspico anche un rapporto, un collegamento tra noi, Sel e una parte del Movimento”. Mineo esclude una scissione dei civatiani: “Il Paese ci chiede di fare le cose, anche se non ci piace il modo con cui siamo arrivati a questo punto”. E rivela di aver votato la fiducia al premier “perchè un pezzo d’Italia considera Renzi l’ultima chance”. Infine, riflette anche sul Nuovo Centrodestra: “hanno due elementi che li mettono in difficoltà. Innanzitutto Berlusconi. E poi – conclude – questo movimento a sinistra, che sembra prefigurarsi come una grossa rottura”.