Sembrava dovesse essere una vittoria della Lega Nord di Matteo Salvini. E invece il decreto ‘Salva Roma’, dopo esser stato ritirato dal Parlamento per l’ostruzionismo del partito fondato da Bossi, è passato direttamente dal Governo che ha dato il via libera. Con le conseguenti proteste leghiste.
Il decreto legge, passato per il Consiglio dei Ministri, dovrà essere convertito in legge, entro sessanta giorni, sia dalla Camera che da palazzo Madama: di fatto si dovrà lavorare molto per superare le barricate che la Lega ha promesso di organizzare. E’ direttamente il segretario federale dei ‘verdi’ (Salvini, ndr) che dichiara come questa operazione, atta ad aiutare la capitale, sia “una porcata, un insulto nei confronti di tutti gli italiani. Come Lega Nord quando lo porteranno in Aula tireremo i petardi. Ne vedranno di ogni. E siamo pronti a sostenere centinaia di sindaci incazzati di tutti i colori politici, sinistra compresa”.
Ma è tutto il partito che fa eco al segretario. Il via libera al flusso di 570 milioni di euro, che andranno a garantire l’equilibrio del bilancio comunale della capitale, al fine di evitare il default, non è andato giù nemmeno al Presidente dei Senatori della Lega Nord, Massimo Bitonci: “Renzi ha perso un’altra occasione per fare la cosa giusta. Con l’ennesimo decreto salva-Roma, è il terzo dopo la decadenza dei precedenti provvedimenti fotocopia, il premier e il governo non lasciano dubbi sulla loro natura assistenzialista, sprecona e centralista”. Continua il senatore padovano: “il Nord non sopporterà”, ammonisce, “questo schiaffo all’onestà e al buon governo di centinaia di buoni sindaci che, al contrario di Marino, hanno ben governato”. Termina affermando: “sappiano Renzi, i suoi ministri, e i sindaci spreconi e piagnoni alla Marino e alla De Magistris che i nostri amministratori sono veramente sono sul piede di guerra e non intendiamo pagare ancora per la mala gestione di Roma e del Sud. Basta leggi speciali: chi non è in grado di tenere i conti in ordine fallisca. In Veneto domani e domenica scendiamo in piazza per l’indipendenza. Ma non finirà qui: anche in Parlamento l’esecutivo sappia che sarà guerra totale”.
E l’eurodeputato Mario Borghezio fa quadrato intorno al suo segretario: intervistato – come Salvini – da affaritaliani.it , afferma che “la calata di braghe di Renzi dimostra una verità incontrovertibile: in Italia comanda Roma ladrona”. Borghezio è un fiume in piena: “il Nord deve prenderne atto in maniera definitiva adottando immediatamente tutte le contromisure del caso, come di chi ha la prova provata di essere trattato come una colonia, obbligati come siamo a versare il sangue del nostro lavoro per mantenere la capitale del fancazzismo, del clientelismo e degli intrallazzi delle varie P3, P4, P5”. Poi, infine, conclude: “dopo questo schiaffo ai sacrifici imposti al Nord io domando a Renzi & company: volete che tutto il Nord si trasformi in una Val di Susa? Qui al Nord ci sono molti patrioti pronti ad accontentarvi”.
Redazione