Ucraina: Putin alla guerra, ONU in preallarme
Vladimir Putin ha incassato l’ok del Parlamento per un intervento in Ucraina delle forze armate russe.
“Chiedo l’utilizzo delle forze armate in territorio ucraino per normalizzare la situazione socio-politica nel Paese, in relazione alla situazione che si è creata in Ucraina e ad una minaccia alla vita dei cittadini russi” così il Presidente russo ha parlato alla Camera Alta di Mosca.
Ancora prima la Duma aveva approvato la richiesta invitando, il “commander in chief” delle forze armate russe, ad adottare “le misure necessarie a riportare la stabilità in Crimea” e “a proteggerne la popolazione da tirannia e violenza”.
L’intervento di Putin è stato richiesto ufficialmente anche dal capo del maggiore partito russo e neopremier della regione russofona – eletto giovedì scorso dopo l’occupazione del Parlamento regionale da parte di milizie filo-russe – Serghiei Aksyonov che, in un solenne discorso trasmesso integralmente sulla tv di Stato russa, ha detto: “tenendo conto della mia responsabilità per la vita e la sicurezza dei miei concittadini, chiedo al presidente russo Vladimir Putin di contribuire a garantire pace e tranquillità sul territorio della Crimea”. Secondo il governo di Kiev le truppe russe mobilitate per acquisire il controllo di obiettivi strategici sul territorio ucraino sono circa 6000, supportate da 30 blindati.
Nelle ultime ore Putin frena, annunciando che “al momento non sono state prese decisioni operative”. Nel frattempo, mentre Obama sottolinea che gli USA sono “attenti alla situazione” e la Russia valuta l’eventualità di ritirare il proprio Ambasciatore a Washington, tutto è pronto per una seduta straordinaria del Congresso di Sicurezza dell’ONU.
In serata l’UE, tramite la responsabile della politica estera Ashton, ha intimato alla Russia di “astenersi da qualsiasi intervento”. A rincarare la dose è intervenuto il giovane premier ad interim ucraino Arseniy Yatseniuk, che ha dichiarato che “se la Russia interverrà, sarà guerra”.
Guglielmo Sano
