Beppe Grillo e la crisi ucraina: “rischio di incendio globale”

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Sulla crisi in Ucraina è intervenuto anche Beppe Grillo, pubblicando sul suo blog un post dal titolo emblematico: “1914 Sarajevo – 2014 Sebastopoli”. Il leader del Movimento Cinque Stelle avverte del rischio di un incendio pari a quello provocato, esattamente cento anni fa, dalla scintilla provocata dall’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo, casus belli per lo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

Grillo sottolinea che guerre provocate ad arte, incidenti, primavere improbabili, silenzi colpevoli della comunità internazionale su altre gravi crisi, sono solo alcuni dei motivi che potrebbero far “sfuggire di mano” la situazione a livello globale. La crisi ucraina per il comico genovese ne è l’emblema, con la cacciata da parte della piazza di un governo liberamente eletto, il cui capo è protetto dalla Russia, che ritiene l’Ucraina “vitale per ragioni geopolitiche”, tanto da far ordinare a Putin “la più importante esercitazione militare dalla caduta del Muro”. Il tutto in una regione, la Crimea, che “per i russi è russa”, suscitando la preoccupazione di Obama, pronto ad intervenire per evitare “una grave violazione del diritto internazionale e della sovranità ucraina”.

Un altro aspetto fondamentale evidenziato da Beppe Grillo è la modalità in cui il governo Yanukovich è stato deposto: la possibilità che un governo eletto in libere elezioni possa essere rovesciato dalla piazza armata è per il leader M5S un motivo di seria preoccupazione, perchè l’Ucraina potrebbe essere “la prima di tante piazze”.

Redazione