Se il Nuovo centrosinistra di Civati è già di Pedica

Pubblicato il 1 Marzo 2014 alle 18:59 Autore: Gabriele Maestri
PrimariePd, le parole degli sconfitti Cuperlo e Civati

Ci aveva già provato una volta a tirare fuori il discorso, a tirare fuori dal cilindro una possibile nuova creatura politica che si smarcasse dal Pd ma lavorasse per il governo e il centrosinistra. Anzi, un Nuovo centrosinistra. Una rete o addirittura un nuovo gruppo parlamentare con quel nome sarebbe pronto a nascere, parola di Pippo Civati, che mercoledì ha ripetuto il suo progetto, immaginando di estendersi anche ai 5 Stelle espulsi. Facendo però forse i conti senza l’oste.

Già, perché al Nuovo centrosinistra ha già pensato qualcun altro prima di lui e facendo qualche passo in più: non solo sarebbe allo studio un simbolo, ma addirittura è già stato prenotato il sito. Civati o chi per lui, se volesse davvero tradurre le sue parole in pratica, dovrebbe scegliersi un altro indirizzo.

civati nuovo centrosinistra

Provare per credere: basta digitare in rete www.nuovocentrosinistra.it e scoprire che il collegamento porta dritto dritto alla pagina di Cantiere democratico, la formazione che Stefano Pedica, senatore con l’Idv nella scorsa legislatura, ha lanciato a dicembre in una sala dei Frentani piena, dopo avere sostenuto Renzi alle ultime primarie. L’idea alla base è raccogliere gli scontenti della politica tradizionale, soprattutto tra chi si sente di sinistra ma non del Pd, puntando su lavoro, integrazione e tagli alla politica.

Proprio a metà dicembre Pedica aveva invitato in un appello Sel, Idv e Rifondazione comunista ad «avviare un vero cambiamento, mettendo da parte tutte le sigle e chiamandoci semplicemente nuovo centrosinistra». Alfano il suo Nuovo centrodestra l’aveva appena fatto e veniva facile pensare a un’iniziativa a specchio.

pedica civati nuovo centrosinistra

Ma quando Civati nelle settimane successive ha iniziato a seminare i suoi propositi di Nuovo centrosinistra, il senatore Pedica non ha perso tempo: «Come Civati ricorderà – ha dichiarato a metà febbraio – sono stato il primo a lanciare l’idea di un Nuovo centrosinistra. Un soggetto distinto nelle idee e non distante dal Pd che aiuti Renzi ad allargare il campo del Partito democratico. Se il nuovo centrosinistra di Civati camminerà sulla strada dell’inclusione, come promotore di Ncs ne sarò felice; se sarà solo un’arma per ricattare Renzi, meglio che Civati lasci perdere».

Che il progetto di Pedica possa farsi concreto nel giro di poco, lo mostra l’acquisto del dominio ricordato prima (ma anche www.nuovocentrosinistra.com risulta già opzionato): qualcuno avrebbe già provato a chiedere quegli indirizzi, sparando qualche cifra e sentendosi rispondere che quei siti «non hanno prezzo». E se Civati in provocazione aveva annunciato come emblema della sua formazione «un bollino rosso», tra coloro che stanno lavorando a Cantiere democratico ha iniziato a circolare anche una prima bozza di simbolo. Nessun quadrato, nemmeno di scorcio, come in casa di Alfano: solo la sigla della formazione, con le lettere tricolori, un po’ in stile Pd.

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Come evolverà il progetto non è ancora chiaro, ma il cammino per il Nuovo centrosinistra secondo Civati rischia di essere già stretto.

Gabriele Maestri




L'autore: Gabriele Maestri

Gabriele Maestri (1983), laureato in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista e collabora con varie testate occupandosi di cronaca, politica e musica. Dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate presso l’Università di Roma La Sapienza e di nuovo dottorando in Scienze politiche - Studi di genere all'Università di Roma Tre (dove è stato assegnista di ricerca in Diritto pubblico comparato). E' inoltre collaboratore della cattedra di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma, dove si occupa di diritto della radiotelevisione, educazione alla cittadinanza, bioetica e diritto dei partiti, con particolare riguardo ai loro emblemi. Ha scritto i libri "I simboli della discordia. Normativa e decisioni sui contrassegni dei partiti" (Giuffrè, 2012), "Per un pugno di simboli. Storie e mattane di una democrazia andata a male" (prefazione di Filippo Ceccarelli, Aracne, 2014) e, con Alberto Bertoli, "Come un uomo" (Infinito edizioni, 2015). Cura il sito www.isimbolidelladiscordia.it; collabora con TP dal 2013.
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