“Per me il progetto a cui ha dato vita è già finito”. Così Stefano Rodotà, intervistato dalla Stampa, critica il premier Matteo Renzi e apre all’alleanza Civati-Tsipras. “Sel viene da un congresso travagliato, in più c’è un’area civatiana che può essere allargata dalla diaspora del Movimento Cinque Stelle. Non mi pare che siano condizioni da sottovalutare”, afferma. L’ex garante della privacy non risparmia le critiche al capo del governo: “Renzi è diventato segretario solo perchè il Pd non c’era più da molto tempo. Ha vinto senza bisogno di combattere. È bravo dialetticamente, è veloce, ma quale visione politica ha? E soprattutto, quale maggioranza?” Sul programma dell’esecutivo mostra apprezzamento per l’impegno sul lavoro: “Sembra voglia riscrivere un’agenda sociale diversa da quella di Letta, tutta governativamente autoreferziale”. Rodotà evidenzia poi che alcuni sondaggi “danno la lista Tsipras al 7%” ed a suo parere questi numeri, se confermati alle Europee, “potrebbero accelerare un processo in atto”. Per questo annuncia il suo voto per Tsipras alle Europee: “Fa una critica molto forte all’Europa, ma senza dire: sbaracchiamo, usciamo« e alla domanda se sia disposto a mettere la faccia per un nuovo centrosinistra risponde: “Certamente non mi tirerei indietro”.