La Lista Tsipras scalda i motori in vista delle europee del 25 maggio. Il cartello elettorale che fa riferimento ad Alexis Tsipras, leader del partito greco di sinistra Syriza, arrivato secondo alle ultime elezioni elleniche, dietro il centrodestra di Nuova democrazia, punta a scompaginare il lato sinistro della politica europea. E anche italiana.
È palese che per riuscire in tale impresa occorra attirare personalità di un certo rilievo. Sotto questo aspetto, il leader greco pare essere a buon punto. È di oggi, infatti, la notizia che Andrea Camilleri, Barbara Spinelli e Moni Ovadia, tre personalità da sempre gravitanti attorno alla sinistra, si candideranno nella lista “L’altra Europa con Tsipras”.
La candidatura, annunciata tramite una lettera sul sito ufficiale, ha la funzione di fare da cassa di risonanza al programma politico del leader di Syriza. I tre, infatti, hanno da subito chiarito che, se eletti al Parlamento Europeo, lasceranno “il posto al parlamento a candidati che più di noi hanno le energie e le competenze per portare a Bruxelles e Strasburgo la nostra voce e i nostri valori in un lavoro quotidiano che sarebbe al di sopra delle nostre forze”. Di seguito la lettera integrale.
“Siamo convinti che “L’altra Europa/con Tsipras” costituisca alle prossime elezioni europee uno straordinario elemento di novità: una lista della società civile, autonoma dai partiti, capace di dar vita, raccogliere, rilanciare le lotte civili e sociali, di opinione e di piazza, che nel corso del ventennio berlusconiano, e di compromessi di potere tutt’altro che estinti, hanno tenuto alta la bandiera dei principi di giustizia e libertà della nostra Costituzione repubblicana, indicandola come la “via maestra” da realizzare, anziché una carta obsoleta da calpestare. Proprio perché la lista dei candidati è la “carta d’identità” di questa iniziativa politica, siamo felici di essere candidati di “L’altra Europa – con Tsipras”, per sottolineare il nostro impegno pieno e convinto. Ci rivolgiamo in primo luogo ai cittadini delusi dalla politica e tentati dall’astensione. Ma siamo persuasi che tanti militanti ed elettori del Pd e del M5S troveranno uno strumento più coerente con le aspirazioni che li hanno fin qui spinti ad appoggiare, magari criticamente, i rispettivi partiti e movimenti, tanto più che la nostra lista è la sola ad avere sul tema europeo una posizione inequivoca: no all’Europa delle oligarchie finanziarie e delle Grandi Intese fra Socialisti e Popolari, sì a un Parlamento costituente e all’Europa dei cittadini e della lotta contro i privilegi. Dunque più Europa, non meno. E un’Altra Europa, radicalmente. Se eletti, lasceremo il nostro posto al parlamento a candidati che più di noi hanno le energie e le competenze per portare a Bruxelles e Strasburgo la nostra voce e i nostri valori in un lavoro quotidiano che sarebbe al di sopra delle nostre forze. Non ci consideriamo però “candidati di bandiera”, come spesso riduttivamente si dice, ma protagonisti, insieme a tutti voi elettori che lo condividerete, di un progetto in cui crediamo fermamente”.