Sondaggio Ipr per Matrix: intenzioni di voto stabili, Renzi ha la fiducia di PD e FI
L’ultimo sondaggio condotto da Ipr Marketing per Matrix su Canale 5 non osserva certamente sconvolgimenti nelle intenzioni di voto, ma la stabilizzazione delle stesse determina una situazione in cui il centrodestra si consolida come prima forza politica del Paese, mentre al centrosinistra non resta che inseguire ed il Movimento 5 Stelle continua a ricoprire il ruolo di terzo incomodo della politica.
In questa rilevazione, il PD ottiene il 29,3%, in lieve flessione dalla scorsa settimana ma in un trend decisamente negativo se si considerano i sondaggi Ipr dell’ultimo mese. Solo poche settimane fa (prima dell’inseguirsi di voci sulla staffetta Letta-Renzi) il PD otteneva infatti un risultato superiore di circa 3 punti a quello odierno, ma il Governo Renzi ha deluso una parte dell’elettorato PD che non appoggia la scelta del suo leader. Intanto perde leggermente terreno anche il Movimento 5 Stelle che scende al 23,2%, mentre Forza Italia e Nuovo Centrodestra non si smuovono dal dato ottenuto la scorsa settimana, mantenendo rispettivamente il 22% ed il 5% dei voti (insieme, si avvicinano quindi sempre più al risultato del PD). Lega Nord si attesta al 4% mentre Sel e FdI seguono al 2,5%, Udc al 2% e Scelta Civica all’1,5%.
Proprio Scelta Civica è inserita da Ipr nella coalizione di Centrosinistra, ed in questo modo lo schieramento (formato quindi da PD, Sel, SC e altri partiti) otterrebbe il 35% dei voti, superato di 1,9 punti percentuali dal Centrodestra ad un passo dal 37% necessario per ottenere il premio di maggioranza alla Camera. Intanto, la fiducia nel nuovo Governo guidato da Matteo Renzi è al 47%, sostenuta in particolare dall’elettorato PD (68%) ma anche da quello di FI (50%). Più alta è la fiducia in Matteo Renzi, a 52% tra l’elettorato generale, ma al 75% nel PD ed al 56% in Forza Italia. Il Movimento 5 Stelle è ovviamente l’elettorato più critico nei confronti dell’esecutivo, con un gradimento del 10% e del 20% per Matteo Renzi.