Continua negli ambienti romani lo scandalo legato alla nomina di Antonio Gentile come sottosegretario. Mentre dal PD arriva sostanzialmente un grande imbarazzo, NCD fa quadrato intorno al suo rappresentante di governo.
Le polemiche sulla nomina di Gentile non si attenuano. Antonio Gentile, senatore calabrese in quota Nuovo Centro Destra, nominato sottosegretario ai trasporti. Il senatore calabrese è accusato di aver fatto pressioni sui responsabili del quotidiano calabrese ‘L’Ora della Calabria’ per censurare la notizia di un’indagine a carico del figlio, avvocato penalista. Della vicenda è presente anche una registrazione, postata sul blog di Grillo, in cui si ascoltano chiaramente le pressioni fatte dal senatore.
Da Gentile arriva un grande sdegno, un’indignazione per “la macchina del fango di violenza inaudita scatenata contro di me”. Secondo il senatore calabrese, però, queste sono vicende scatenate dall’odio di “componenti politiche cosentine”, limitando quindi la problematica ad una mera questione locale, poi ingigantita a dismisura dai media nazionali.
Sulla vicenda si è creato molto imbarazzo negli ambienti del Partito Democratico, in particolare tra le componenti vicinissime al premier Renzi. Dai deputati dell’area civatiana arrivano parole di sfida e di sdegno verso il governo e verso la nomina di Gentile. I civatiani chiedono apertamente le dimissioni del senatore calabrese, richiesta di dimissioni appoggiata e sposata anche da Forza Italia, che ritiene necessario “un passo indietro di Gentile”. Dal governo e dal premier non sono ancora arrivate dichiarazioni chiarificatrici della posizione di Palazzo Chigi. Renzi, nonostante non abbia espresso giudizi particolari in merito, ha rimesso la scelta nelle mani di Alfano. Dal canto suo Alfano sembra non voler cedere alle polemiche. Infatti tutto il partito ha fatto quadrato intorno alla figura del sottosegretario, difendendolo dalle accuse e non considerando minimamente la possibilità di destituire il sottosegretario calabrese. Secondo il presidente di NCD, Renato Schifani, “è in atto un’operazione mediatica violenta, palesemente fondata sul nulla, e rispetto al quale il Nuovo Centro Destra non si farà influenzare”.
La reazione più dura resta quella dei grillini, che gridano allo scandalo per le pressioni sul giornale calabrese. Dal suo blog Grillo urla contro la casta che censura le proprie illegalità e quelle dei propri figli. Dal MoVimento 5 Stelle è partita una vera offensiva mediatica, sfruttando tutti gli strumenti mediatici a sua disposizione. Si parte da twitter dove è stato lanciato l’hashtag #FuoriGentile, con un link al blog di Grillo dove si racconta la vicenda e dove è postata la registrazione della telefonata tra lo stampatore del giornale calabrese e il senatore cosentino. Alla fine del pezzo del blog, in cui a più riprese si chiarisce l’inopportunità della decisione, si annuncia che il MoVimento presenterà presto una mozione di sfiducia individuale contro il sottosegretario Gentile.
Francesco Di Matteo