L’ex presidente della Regione Lombardia e attuale senatore di Ncd Roberto Formigoni, accusato di associazione per delinquere e corruzione, è stato rinviato a giudizio con altri 9 imputati tra cui l’ex assessore regionale Antonio Simone e il faccendiere Pierangelo Daccò per il caso Maugeri. Lo ha deciso il gup di Milano Paolo Guidi. Tra gli altri imputati nella vicenda ci sono la moglie di Simone, Carla Vites, e lo “storico” amico e collaboratore di Formigoni Alberto Perego. L’unico proscioglimento nell’inchiesta riguarda l’imprenditore Mario Cannata.
La decisione del gup è arrivata dopo circa cinque ore di camera di consiglio. In aula erano presenti Pierangelo Daccò, portato in aula in manette dagli agenti della polizia penitenziaria come di consueto, Carlo Lucchina e Antonio Simone. Assente Formigoni. Nei prossimi mesi verranno definiti i patteggiamenti per altri sette indagati che hanno già trovato l’accordo con la Procura per pene comprese tra un anno e dieci mesi e tre anni e quattro mesi. Tra loro, il fiduciario svizzero Giancarlo Grenci e il commercialista Claudio Massimo.