Sondaggio Euromedia per Porta a Porta: centrodestra a +2,5% ma rimane sotto il 37%
All’interno dell’ultima puntata di Porta a Porta sono stati presentati i sondaggi paralleli di Ipr ed Euromedia sulle intenzioni di voto degli Italiani, che pur con le dovute differenze incoronano il centrodestra come schieramento otterrebbe la maggioranza dei voti se oggi si tenessero le elezioni politiche. In particolare il sondaggio Euromedia, istituto di fiducia di Berlusconi e del suo entourage, rileva un vantaggio maggiore della coalizione di centrodestra a scapito del centrosinistra che ottiene il 33,9% dei voti contro il 36,4% della coalizione avversaria, un risultato che costringerebbe comunque a passare per un secondo turno di ballottaggio nel caso in cui le elezioni si tenessero con Italicum.
Entrando nel dettaglio dei singoli partiti, Forza Italia secondo Euromedia otterrebbe il 22,8% dei voti, ed i partiti più piccoli che costituiscono nel loro insieme la forza della coalizione di Centrodestra spazierebbero dal 4,4% di Lega Nord all’1% di La Destra, passando per il Nuovo Centrodestra di Alfano che non supererebbe il 4%, Fratelli d’Italia al 2,3% e Udc al 1,6%. Come accennato, la coalizione in questo modo supererebbe di due punti e mezzo quella di centrosinistra, composta dal 29,1% del PD (che ha perso consenso dopo il conferimento dell’incarico a Renzi), dal 4,1% di Sel e dallo 0,7% degli altri partiti minori.
Non rimane a guardare intanto il Movimento 5 Stelle, che con il 22,5% dei voti insidia la posizione di Forza Italia restandone quasi alla pari, mentre fuori dagli schieramenti troviamo Scelta Civica all’1,6% (inserita invece da Ipr nella coalizione di Centrosinistra), I Verdi all1,1% e gli altri partiti che ottengono un consenso inferiore all’1% che nel complesso rappresentano il 4,5% dei votanti.
La quota di indecisi ed astenuti tra i rispondenti al sondaggio Euromedia è del 36,3%, mentre rispetto agli impegni presi da Renzi meno di un intervistato su tre ha fiducia nel mantenimento delle promesse fatte. Il 31,9% crede infatti che il neo Premier riuscirà a mantenere le promesse, ma il 43,2% non gli dà questa fiducia e un elettore su quattro gli concede il beneficio del dubbio, dichiarando di non saper rispondere alla domanda.