L’Egitto mette al bando Hamas
La Corte egiziana per le questioni urgenti ha quest’oggi vietato ogni attività sul territorio egiziano al movimento islamico palestinese Hamas e ne ha congelato i beni e sequestrato alcune sedi, tra cui la grande sede del Cairo.
Hamas ha già contestato la decisione delle giustizia egiziana, ritenendola “diretta contro la lotta del popolo palestinese”.
Hamas era stato accusato di complottare contro l’Egitto già agli esordi dell’attuale governo dei militari, arrivato al potere dopo la destituzione dell’ex Presidente Mohamed Morsi. Secondo l’esecutivo egiziano, infatti, Hamas è attore occulto di molti attacchi terroristici contro militari e politici, verificatesi in questi mesi nella penisola del Sinai, al confine con Israele.
Hamas entra nella già folta lista di movimento politici banditi in Egitto dopo la deposizione di Morsi: lo stesso era già accaduto il 23 settembre scorso ai Fratelli Musulmani, con la confisca dei loro beni.
Il Generale al Sisi ha affermato che, in questo scenario, non può “ignorare” le “richiesta per una mia candidatura”, alle presidenziali previste per l’estate. Il Generale, attualmente Ministro della Difesa, dovrà dimettersi dagli incarichi di governo sulla base della futura legge elettorale, che dovrebbe entrare in vigore nelle prossime settimane, dopo il nulla osta da parte del presidente ad Interim Adly Mansour.
Annalisa Boccalon