“Parte di quello che dobbiamo affrontare ora non solo quest’anno o il prossimo, ma per i prossimi anni a venire, non solo in Medio Oriente, ma in tutto il mondo dipenderà dalla nostra capacità di aiutare i Paesi a dare voce alle persone che non l’hanno mai avuta prima; di fare in modo che possano determinare il proprio destino”. Lo scrive il presidente degli Stati Uniti Barack Obama a proposito della crisi in Ucraina in un intervento pubblicato oggi sulla Stampa. “La situazione attuale – spiega – è che abbiamo un Paese in difficoltà da un bel po’ di tempo, che ha avuto un Presidente profondamente legato ai russi”.
“Una grande parte della popolazione – continua il Presidente Usa – non si sentiva rappresentata, nonostante fosse stato democraticamente eletto. La crisi in Ucraina è stata causata dalla sua decisione di non firmare un accordo che avrebbe orientato l’economia un po’ più verso l’Occidente. Una crisi che è andata fuori controllo e che ci ha visto coinvolti solo per prevenire con successo altri spargimenti di sangue”.
“Ora la situazione – prosegue Obama – è che i russi stanno mettendo in atto una violazione del diritto internazionale, mandando truppe nel Paese per cercare di forzare la mano al popolo ucraino. Dovremmo riuscire a ridimensionare la situazione nei prossimi giorni e settimane, ma la crisi è seria e ci stiamo dedicando molto tempo”. Quello che succede in Ucraina per il presidente Usa riflette “una tendenza globale più ampia, che mostra come i regimi autoritari” stiano facendo “sempre più fatica in questa epoca dei social media a rimanere abbarbicati al potere”.