Dal blog Grillo precisa la sua posizione rispetto ai senatori “dissidenti”.
La posizione del leader del Movimento 5 Stelle “i senatori eletti come portavoce del M5S Bencini, Bignami, Casaletto, Mussini e Romani hanno rassegnato le loro dimissioni dal Senato e le hanno presentate ufficialmente al Presidente del Senato Piero Grasso. Questo gesto non è stato motivato da particolari situazioni personali, familiari o di salute, come solitamente avviene in questi casi, ma come gesto politico in aperto conflitto e contrasto con quanto richiesto dal territorio, stabilito dall’assemblea dei parlamentari del M5S, confermato dai fondatori del M5S e ratificato dagli iscritti certificati in Rete, in merito ai quattro senatori espulsi. E’ stato loro chiesto se confermassero o meno la propria posizione e l’hanno ribadita”.
Grillo “Senatori dimissionari isolati dal M5S” – La conclusione del breve post di Grillo: “I senatori dimissionari si sono pertanto isolati dal MoVimento 5 Stelle e non possono continuare ad esserne rappresentanti ufficiali nelle istituzioni. Bencini, Bignami, Casaletto, Mussini e Romani sono fuori dal M5S”.
Dibattito sulle ultime mosse di Grillo – Dopo gli ultimi episodi che hanno riguardato la vita parlamentare degli eletti del Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni politiche sono in tanti a chiedersi se il comportamento di Grillo, ribadito con forza nella nota odierno, è o meno condiviso da chi ha votato il Movimento 5 Stelle e se questo farà perdere o guadagnare consenso.
@beppe_grillo Con questo passo tra un po’ faremo due gruppi da 10 :))
— Lorenzo Battista (@lor_bat) 6 Marzo 2014
Le reazioni dei dissidenti del M5S – “Beppe Grillo con questo passo tra un po’ faremo due gruppi da 10”. Scrive in un tweet Lorenzo Battista, commentando la decisione di Grillo di cacciare dal Movimento i 5 senatori dimissionari. A Battista fa eco il senatore ex M5S Francesco Campanella che dedica un duro post su Facebook al comico. “Il padrone del M5S ha espulso dal Movimento i colleghi che si erano dimessi dal Senato dopo la nostra espulsione. Le modalità sono state quelle del licenziamento in tronco. All’americana. Da un giornale di Milano leggo notizie su minacce di morte su noi primi quattro espulsi. Che cosa è diventato il MoVimento più democratico del mondo?”.
Redazione