Il caso dei Marò tiene banco alla Farnesina.
Il ministro Mogherini, con un tweet, rassicura sulla questione che vede protagonisti Salvatore Girone e Massimiliano Latorre: “ho appena parlato con il ministro degli Esteri indiano Salman Khurshid sulla questione dei nostri marò, stiamo lavorando per riportarli in Italia”.
I due fucilieri della Marina sono in India, a seguito dei tragici eventi al largo delle acque di Kerala, dal 15 Febbraio 2012 e non ci sono certezze in merito a un loro possibile rientro.
La Corte Suprema indiana ha rinunciato ad applicare il temuto Sua Act, norma anti pirateria e terrorismo che prevede la pena di morte per chi commette un omicidio in mare, affermando di voler procedere secondo il Codice penale Indiano.
Tuttavia, l’India, sembra intenzionata a lasciare le indagini e la formulazione dei capi d’accusa alla NIA, la polizia speciale cioè quella che si occupa di terrorismo.
Ieri i legali dei due marò hanno presentato una “petition”, ovvero un’istanza, proprio contro l’affidamento del caso alla NIA.
Il Ministro Mogherini il 26 Febbraio, alla presentazione in Senato del Dl Missioni, ha detto di voler continuare sulla strada tracciata sulla questione dal precedente governo e dall’ex ministro Bonino: puntare sull’internazionalizzazione della vicenda soprattutto adesso che, le prossime elezioni in India, potrebbero portare un risultato sfavorevole, per il caso dei due italiani, con l’affermazione del partito ultranazionalista di Narandra Modi.
All’ultimo consiglio di sicurezza sui diritti umani di giovedì tenutosi a Ginevra, lo scontro tra India e Italia, è continuato: il vice-rappresentante indiano ha detto che “l’unica violazione dei diritti umani riguardante la vicenda è stata quella relativa alla morte dei due pescatori”, l’inviato italiano all’ONU, Maurizio Serra ha replicato dicendo che “non sono fornite prove sul coinvolgimento dei due italiani”.
Anche sul fronte interno il governo incassa solo critiche: per il Senatore di FI Bruno Alicata, capogruppo del suo partito e in commissione Difesa a Palazzo Madama, “il governo Renzi non ha ancora espresso una posizione chiara e netta e il ministro degli Esteri Mogherini oggi si è limitata a twittare di aver parlato con l’omologo indiano per riportare a casa i due Marò. Ci aspettiamo qualcosa di più che non i soliti proclami senza sostanza”.
Nel discorso con il quale ha chiesto la fiducia al Senato, Matteo Renzi, ha ribadito che il caso dei marò “è una priorità” per il governo.
Guglielmo Sano