Alcune nazioni, ancor prima di aver ottenuto l’indipendenza, creano la propria nazionale di calcio. Oltre all’eclatante caso del Sud Sudan, la nazionale di calcio del Kosovo ha giocato il 5 marzo la sua prima amichevole internazionale contro Haiti.
Formatasi dopo la dissoluzione della Jugoslavia, la nazionale kosovara aveva la possibilità di giocare contro team locali o contro rappresentative nazionali non riconosciute a livello internazionale come il Monaco, contro il quale ha ottenuto la più larga vittoria della sua storia (7 a 1 giocata a Cap-d’Ail). Già nel 2012 la federcalcio kosovara aveva fatto richiesta alla FIFA per permettere alla rappresentativa nazionale di giocare amichevoli contro rappresentative riconosciute dalla FIFA. Desiderio esaudito: il 14 gennaio la massima organizzazione calcistica mondiale ha dichiarato che la nazionale ed i club kosovari potranno giocare amichevoli con rappresentative estere ma non potranno esporre in campo simboli come la bandiera o lo stemma nazionale, ne’ far suonare il proprio inno. Potranno però indossare una tenuta da gara con la scritta Kosovo e il simbolo di una stella. Le squadre di club e le nazionali non potranno però giocare contro avversari di Paesi della ex Jugoslavia, ne’, ovviamente, giocare partite ufficiali di qualificazione alle competizioni internazionali visto che il Kosovo non è riconosciuto dalla Fifa. Ogni violazione dei punti decisi nella riunione comporterà l’interruzione del permesso concesso al Kosovo.
Così il 5 marzo, nella città di Mitrovica, la nazionale del Kosovo può ufficialmente esordire. L’avversario scelto per la grande occasione è Haiti. Il match è povero di tecnica e spettacolo ma le vere emozioni arrivano dagli spalti dove un intero popolo ha potuto ammirare per la prima volta la propria nazionale. Uno scialbo pareggio fra le due squadre (0-0) non basta per frenare l’entusiasmo dei tifosi, dei calciatori e della federazione che, come dichiara Eroll Salihu, segretario generale della FFK (federcalcio kosovara), ha come prossimo obiettivo l’ingresso nell’UEFA e nella FIFA.
Molti sono i calciatori noti che potrebbero vestire la casacca del Kosovo: molti attualmente militano nella rappresentativa albanese mente altri, fra cui Shaqiri, Xhaka e Behrami, vestono la maglia della nazionale svizzera. Spiega Salihu che i giocatori impegnati nel prossimo mondiale non sono stati convocati per l’amichevole contro Haiti – sebbene questo, teoricamente, non avrebbe creato alcun problema – poiché non sarebbe stato giusto far scegliere loro una nazionale appena prima della Coppa del Mondo. Un giocatore che, invece, è sempre andato fiero delle proprie origini e che era in campo contro Haiti è Samir Ujkani, portiere del Palermo.
Il gran colpo per la FFK sarebbe convincere la rivelazione della Premier Adnan Januzaj a vestire la casacca kosovara. Il talentuoso diciottenne del Manchester United, invece, ha altri obiettivi in testa: giocare il mondiale con la maglia dell’Inghilterra o del Belgio, dove è nato. Nonostante tutto ha dichiarato che gli piacerebbe vestire la maglia del Kosovo in futuro. Chissà, forse un giorno…