La politica portoghese è stata per anni ai margini dell’ondata populista di destra che ha travolto la maggior parte dei Paesi europei, ma nel 2019 è nato un nuovo partito nazionalista e conservatore che ambisce a contare sempre di più a livello nazionale: si chiama Chega, termine che si può tradurre con basta.
Storia del partito
Il leader indiscusso del partito è André Ventura che lo ha fondato a ridosso delle elezioni europee di maggio 2019, in totale rottura col centrodestra portoghese guidato dal partito social-democratico (PSD) di cui Ventura era membro di spicco. Ventura infatti decise di dare il via a una scissione in quanto riteneva ci fosse bisogno di “un’alternativa per il centrodestra e la destra che sembrano non esistere” in Portogallo. Alle europee si presenta sotto la lista Basta! insieme al partito monarchico e il partito della cittadinanza e della democrazia cristiana, entrambi aderenti al conservatorismo. Alle elezioni però la lista non ottiene nessun seggio non riuscendo a superare la soglia di sbarramento dopo aver ricevuto solo l’1.49% dei voti.
Il debutto di Chega
A questo punto Ventura scioglie la coalizione e decide di far correre da sola Chega dopo aver ottenuto il 94% dei voti nel congresso organizzato per scegliere il leader. Alle elezioni legislative tenutesi il 6 ottobre 2019 ottiene ancora una volta un dato molto basso, l’1.3%, ma che permette a Ventura di essere l’unico eletto nell’Assemblea della Repubblica, il parlamento unicamerale portoghese.
È stato un momento simbolico in quanto era dalla fine della dittatura nel 1974 che non c’era un membro del parlamento apertamente di estrema destra.
La situazione della Destra in Portogallo
A più di un anno dalle elezioni, il contesto politico nel centrodestra e nella destra portoghese sembra essere radicalmente cambiato. Il partito storico di quel campo politico, il PSD, sta perdendo consensi a favore proprio di Chega che ora nei sondaggi è dato attorno all’8%. Un risultato straordinario per un partito nato un anno e mezzo fa. Il PSD, invece, sembra in caduta libera avendo perso almeno il 5% dei consensi. La situazione che si sta delineando nel Paese vede un centrosinistra rinforzato dalla gestione positiva della pandemia da parte del premier Antonio Costa e un centrodestra in cui gli equilibri stanno cambiando molto rapidamente.
Ideologia e programma politico
L’ideologia del partito non differisce molto da quella dei partiti di destra radicale presenti in Europa. Chega si definisce nazionalista, liberista in materia economica e conservatore nei costumi e nelle tematiche civili e sociali.
Promuove la privatizzazione dei servizi pubblici affermando che non compete allo stato produrre beni e servizi anche se riguardano la sanità e l’istruzione. Lo Stato deve avere un ruolo imparziale e non deve distorcere il mercato con le sue attività. Sempre in ambito economico Chega propone un imponente taglio delle tasse che secondo i dirigenti del partito vanno a colpire soprattutto chi produce ricchezza limitando la crescita economica del paese, oltre che la sburocratizzazione conseguente a riforme radicali della pubblica amministrazione e delle istituzioni.
Le riforme proposte
Il partito propone l’abolizione della figura del Primo ministro grazie a una riforma di stampo presidenziale dell’architrave istituzionale portoghese che deve andare di pari passo con un taglio del 55% dei parlamentari. Entrambe le riforme hanno come scopo combattere la corruzione, il clientelismo e ridurre le spese del contribuente per il mantenimento della classe politica portoghese.
Le tematiche afferenti alla famiglia hanno un ruolo importante nell’agenda politica del partito, che si pone come l’unico movimento politico in Portogallo a tutela e difesa della famiglia tradizionale. Per questo motivo propongono l’eliminazione del diritto d’aborto e del diritto di poter cambiare sesso dal concetto di salute. La rimozione dei sussidi statali per questi due diritti deve essere totale.
Il tema dei migranti
Per quanto riguarda l’immigrazione, le proposte provenienti dal movimento sono simili a quelle presente nella destra populista europea. Il rafforzamento delle frontiere è il concetto chiave per il partito che, vuole aumentare le risorse e il campo d’azione delle forze dell’ordine per la difesa dei confini del Paese. Chega vorrebbe combattere l’immigrazione illegale attraverso la rimozione di alcuni diritti di base (come borse di studio, sussidi e prestazioni sociali) per chi viene incarcerato per aver violato il reato di immigrazione clandestina.
Infine Chega propone una riforma penale che renda più aspra la condizione nelle carceri dei detenuti, in particolare per gli aggressori sessuali propone la castrazione chimica. Nel diritto penale portoghese non è presente l’ergastolo che il partito vorrebbe ripristinare per i reati più gravi come gli omicidi e i reati di terrorismo.
Chega in Europa
Al di fuori dei confini nazionali, Chega ha fin da subito stretto un forte rapporto con Vox, il partito di estrema destra spagnolo. Nonostante non sia riuscito a eleggere nessun parlamentare europeo nel 2019, ci sono stati diversi contatti con i gruppi parlamentari europei.
Nel secondo congresso del partito tenutosi a settembre 2020 sono stati ospitati diversi membri del parlamento europeo di Identità e Democrazia. Questi europarlamentari hanno poi annunciato l’ingresso ufficiale di Chega nel partito europeo più euroscettico a Bruxelles. Non sorprende questo allineamento di Chega alla Lega di Salvini e al Rassemblement National di Marine Le Pen, dato che il programma politico presentato alle scorse elezioni era molto simile ideologicamente ai partiti leader del gruppo europeo.
Elezioni presidenziali del 2021
Il 24 gennaio 2021 si terranno le elezioni presidenziali in Portogallo, elezioni che non dovrebbero riservare sorprese. Il presidente uscente Marcelo Sousa (PSD), secondo i sondaggi, dovrebbe ottenere attorno al 60% dei voti. Questo anche grazie all’assenza della concorrenza di un candidato del Partito Socialista. Il PS, forte del 40% del supporto nei sondaggi per le elezioni politiche, ha infatti deciso di non candidare nessuno per permettere la convergenza del voto dei due partiti più importanti su una figura di spicco e moderata della politica portoghese.
La situazione attuale
In questo contesto, Chega, che ha candidato Ventura, ha già delineato il suo obiettivo: arrivare attorno al 10%. In questo scenario, Ventura guadagnerebbe il secondo o terzo posto, tenendo alle spalle il Bloco de Esquerda (Blocco di Sinistra), partito di estrema sinistra.
Il partito di Ventura sta vivendo una rapidissima ascesa. Bisognerà aspettare i prossimi anni per capire se il consenso del movimento politico è solo passeggero oppure se riuscirà ad accaparrarsi l’elettorato di destra conservatore e cattolico contendendosi la leadership del Paese.