Crisi Ucraina: scontri in Crimea tra sostenitori di Kiev e di Mosca

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In Ucraina oggi si festeggia il 200esimo anniversario dalla nascita del poeta-simbolo dell’identità nazionale, Taras Schevschenko, i manifestanti di Euromaidan Crimea per questo motivo si sono riuniti, in 200, ai piedi del monumento di Sebastopoli a questi dedicato sventolando bandiere giallo-blu, inneggiando al governo di Kiev e mostrando striscioni contro la guerra. L’iniziativa non è durata che pochi minuti: i manifestanti filo-russi hanno provato a cacciare la fazione opposta.

Ci sono stati degli scontri ma niente di grave, i soliti uomini armati senza distintivi si sono frapposti tra i due gruppi di manifestanti e hanno evitato che lo scontro diventasse ancora più violento. Nel frattempo delle truppe, presumibilmente appartenenti alle forze speciali di Mosca, si sono impadronite di una postazione sulla frontiera Ucraina-Crimea: con quello di Chirnomorske sono 11 gli avamposti caduti in mano russe. Ormai tra la Crimea e l’Ucraina c’è una vera e propria “cortina”.

Sembra che il processo, grazie al quale la regione aderirà alla federazione russa, stia velocemente arrivando a compimento: “Il processo di transizione a una nuova struttura giuridica è complicato, ma diamo per scontato che tutto sarà completato a marzo” così ha parlato il presidente dell’assemblea crimeana, Vladimir Kostantinov, che ha inoltre assicurato a tutti i dipendenti pubblici una quadriplicazione dello stipendio una volta ultimato il trasferimento dei poteri a Mosca.

Mentre altre manifestazioni pro-Russia si registrano anche a Donetsk e a Sinferopoli, da Kiev si sceglie la linea dura contro la Crimea: Rustam Tamirgalyev, vice-premier locale, ha reso noto che, da Kiev, hanno bloccato la sezione del Tesoro della Crimea e i conti della penisola ma “siamo pronti ad aprire conti in banche russe, inclusi conti in rubli, la gente non sarà lasciata senza pensioni e stipendi in nessun caso, la situazione è sotto controllo” si è sentito rispondere il governo centrale.

Mentre il Capo dello Stato ad Interim, Arseniy Yatseniuk, si prepara al viaggio che, la prossima settimana, lo porterà negli Stati Uniti, da Mosca si prende in considerazione di sospendere l’ingresso ai propri arsenali nucleari degli ispettori americani a causa di una “fiducia che è venuta meno”.

“I passi presi dalle legittime autorità della Crimea sono basate sul diritto internazionale e mirano a proteggere i legittimi interessi della popolazione della Crimea” ha detto Putin in una telefonata con la Cancelliera Merkel e il Primo Ministro inglese Cameron. Anche Obama ha sentito i suoi alleati europei, tra cui anche Renzi che ha rinnovato il legame USA-Italia: insieme a Hollande ha stabilito che se non verrà consentito l’ingresso di osservatori internazionali verranno prese altre misure che colpiranno in modo sensibile le relazioni tra Comunità Internazionale e Russia.