Continua lo scontro Renzi-sindacati. Bonanni: “Premier non stia sopra le righe”
Dopo l’intervento del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ieri sera a Che tempo che fa (“mercoledì taglieremo le tasse e se i sindacati non sono d’accordo ce ne faremo una ragione”) sale la tensione tra governo e parti sociali.
La prima reazione è del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che invita Renzi a non “stare sopra le righe”. In fondo, ricorda Bonanni, sulle tasse il premier è stato costretto a fare quello che chiedeva il sindacato. “Il presidente del Consiglio ha bisogno di tanta collaborazione. A me non piace questa ruggine oramai chiara che c’è tra lui e la Cgil perché non porterà a nulla di buono, né per il governo, né per il sindacato, né per il Paese”. Bonanni poi risponde anche nel merito dell’attacco di Renzi sulla rendicontazione online delle spese del sindacato, twittando un link dal quale si può accedere a tutte le spese effettuate dalla Cisl dal 2002 a oggi.
A dire la sua è però soprattutto il segretario della Cgil, Susanna Camusso, che in un primo momento replica sulla trasparenza delle spese: “Cominciasse il presidente del Consiglio a consultare i siti dei sindacati e scoprirebbe che chiede una cosa che facciamo da 20 anni”; poi, nel ribadire che il suo sindacato è pronto alla mobilitazione se il governo non darà risposte concrete, fa notare polemicamente che “ancora continuiamo a non sapere cosa è il Jobs Act”.
Duro anche il commento di Carla Cantone, segretario generale di Spi Cgil (pensionati): “La posizione di Renzi in tema di confronto con le parti sociali non è una novità: era già così con Berlusconi, è stato così con Monti mentre con Letta non abbiamo fatto in tempo a verificare. Lui va avanti in continuità con i governi passati”.