Dopo la pubblicazione dell’articolo da parte di Repubblica sul presunto attacco di Reggi a Renzi si scopre trattasi di errore o se vogliamo di una montatura. Il giornalista di Repubblica ha semplicemente preso il testo dell’intervento di Reggi alla “Giornata di ascolto del mondo della scuola” e lo ha rigirato come meglio ha creduto. Mentre l’intero articolo suggerisce al lettore una rottura fra Reggi e Renzi grazie alla registrazione di Radio Radicale si può constatare che nulla di tutto questo ha il minimo fondamento (fine aggiornamento).
Le acque agitate in casa Partito Democratico continuano. Se però, fino a ieri, era venuto alla luce lo scontro Irpef – Irap, oggi è la scuola ad essere centro di conflitto nel governo. Per la precisione il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, Roberto Reggi (Pd), ha attaccato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Reggi, renziano doc (della prima ora), ha fatto partire un vero e proprio sfogo contro colui che ha insistito particolarmente per averlo nell’esecutivo, appena sotto la Ministra Stefania Giannini. L’argomento del conflitto è stato proprio l’iniziativa, lanciata qualche giorno fa dall’ex sindaco di Firenze, sul riammodernamento degli edifici scolastici. Ogni sindaco avrebbe dovuto scrivere al Presidente del Consiglio per indicare un edificio scolastico da ristrutturare (qualora fosse versato in pessime condizioni).
Domani Renzi formalizzerà la proposta durante il Consiglio dei Ministri, ma Reggi ha spiegato a La Repubblica come “tutti i numeri che leggete sull’intervento del governo sull’edilizia scolastica sono falsi. Tutti falsi”. Il sottosegretario al Miur continua: “qua nessuno sa niente, Renzi spara razzi nel cielo, quello è il suo talento ma poi noi arranchiamo dietro”. Poi la denuncia: “se chiedo un dato certo sulle scuole bisognose mi arrivano cifre diverse. Il sottosegretario Delrio – concludendo l’offensiva – tutte le sere alle dieci si mette a fare i conti e non tornano mai”.
Daniele Errera