M5S, ancora caos: sfiduciata anche la senatrice Fucksia. Lei: “Decidono tutto in sei”
Continua le espulsioni in casa Movimento 5 Stelle: stavolta è il turno della senatrice Serenella Fucksia, “colpevole” di essersi sfogata e aver manifestato alcune critiche al termine di una riunione del gruppo del Movimento a Palazzo Madama. Le sue parole, raccolte in un video esclusivo del fattoquotidiano.it, hanno portato gli attivisti del meetup di Ancona a scrivere un comunicato, poi pubblicato sulla pagina Facebook, in cui prendono le distanze dalla parlamentare.
“Il gruppo – si legge nel post – si dissocia in maniera netta e decisa dalle dichiarazioni e dall’atteggiamento tenuto dalla portavoce nel video pubblicato da ‘ilfattoquotidiano.it’. In maniera particolare non possono essere accettate le illazioni lanciate sul caso dell’ipotizzato avvio della procedura di espulsione del senatore Pepe e l’accusa di incompetenza rivolta agli altri senatori del gruppo. Nelle sue parole c’è un assoluta mancanza di rispetto per il lavoro dei portavoce e dei migliaia di attivisti sparsi su tutto il territorio”.
Molto dura la conclusione: “Non saremo noi a chiedere la sua espulsione, non saremo noi a darle questa soddisfazione. Deve essere però chiaro che da questo momento noi riteniamo che la Fucksia non possa essere considerata più una portavoce, concetto che comunque le è stato estraneo da sempre avendo fatto mancare totalmente il contatto con il territorio ed essendosi da sempre espressa unicamente su posizioni personali”.
Nel video in questione la Fucksia ha avuto un duro scontro con gli altri senatori. “Lo sa qual è il problema del Movimento 5 stelle, l’unico problema? Che la gente non capisce un cazzo e pensa di capire” sostiene la parlamentare. “Bisogna confrontarsi, non può essere che tre al Senato e tre alla Camera decidano per tutti, o comanda chi fa parte di una Commissione, ma non ha le competenze in materia”, sono le stilettate inferte dalla senatrice nell’intervista-sfogo a ilfattoquotidiano.it. Ad animare l’assemblea è il tema del lavoro e le risposte da proporre alle ricette del premier. “Dobbiamo andare contro Matteo Renzi a prescindere, ma io su questo tema non la penso diversamente da lui. I problemi vanno risolti, chi offre le soluzioni ben venga”, dice ancora Fucksia.
“Il confronto è la base del processo democratico, ma gli esperti di turno non ti ascoltano. Va bene consultare larete, ma la rete deve avere gli strumenti”, aggiunge. “Basta parlare di espulsioni, di gossip, abbiamo già dato, concentriamoci sui contenuti. Paura di essere cacciata? Io voglio sentirmi libera di dire quello che penso e se qualcuno vuole mi può contraddire, oppure io e il M5s diventiamo inconciliabili”. Infine, sulle recenti espulsioni, Fucksia ha dichiarato: “Io sono contro tutte le espulsioni in generale, sono inclusiva per forma mentis”.
Un attacco duro che ha causato, per la seconda volta in due giorni (ieri è stata la volta di Bartolomeo Pepe), la sfiducia di un meetup territoriale, andando ad assottigliare ancora in numero sei membri pentastellati a Palazzo Madama.