Finisce, a Madrid, il sogno europeo del Milan. L’Atletico Madrid, con un risultato di 3 a 1, continua la sua avventura in Champions mentre il Milan torna a casa a testa bassa non potendo nemmeno dire di avercela messa tutta e di aver condotto un’ottima gara.
La squadra di Clarence Seedorf, all’andata, aveva dimostrato di avere i numeri per poter mettere in difficoltà la squadra allenata da Simeone. Quella sera, a Milano, nessuno aveva avuto dubbi: il Milan aveva giocato nettamente meglio, ma era stato sfortunatissimo prendendo un gol all’89’. Le speranze di vittoria del Milan, infatti, sembrano dissolversi dopo nemmeno 3’ quando Essien perde palla poco fuori dall’area e Koke effettua un cross al bacio per Diego Costa che, in acrobazia, insacca.
I rossoneri sono sotto pressione: devono segnare due gol per poter passare gli ottavi ma non demordono e cominciano a dominare la partita. Il dominio si trasforma presto in gol, più precisamente al 27’, quando Balotelli apre largo per Poli che, con un lancio preciso, passa la palla a Kakà che non deve fare altro che appoggiarla in porta.
Il Milan riaccende le speranze e, galvanizzato dal gol del compagno brasiliano, continua ad attaccare e rischia di andare nuovamente in gol al 37’ con Taarabt. Sullo scadere del primo tempo, però, l’Atletico gela i tifosi rossoneri e sembra blindare il suo passaggio ai quarti di finale: Arda Turan calcia da fuori area, Ramì la devia sensibilmente e spiazza Abbiati che subisce così la rete del 2 a 0.
Seedorf tenta di rianimare la squadra e sostituisce Taarabt con Robinho ma a questo punto il Milan non ci crede più. L’Atletico gioca nettamente meglio e sbaglia anche diverse occasioni gol, ma all’70’, Raul Garcia chiude definitivamente le porte della speranza con il terzo gol. Giusto per concludere in bellezza, il solito Diego Costa arrotonda il risultato e 5′ dallo scadere e lancia i Colchoneros verso una travolgente avventura europea.
Il Milan, ultima squadra italiana a difendere l’onore della nazione in Champions, è ufficialmente fuori dai giochi. La delusione è tanta, anche perché la squadra di Seedorf aveva dimostrato di avere le carte in regola per poter tentare l’impresa.
Nonostante tutto l’impegno del Milan si è visto e la squadra, con il suo nuovo allenatore, sta crescendo e, chissà, che tra qualche anno non torni ad alzare la coppa della Champions alta in cielo.