E’ arrivata la nuova circolare del Fisco per quanto riguarda la struttura del redditometro, a seguito del parere del Garante della Privacy.
Come suggerito dal Garante lo scorso novembre, nel redditometro si terrà conto delle spese ancorate a dati certi e non delle spese correnti determinate in base alla media Istat, le quali restano fuori sia dalla fase di selezione che da quella di contraddittorio, a meno che non vengano individuate puntualmente dallo stesso Ufficio delle Entrate.
Escluso dalla fase di selezione – ma non da quella di contraddittorio, in cui sarà il contribuente a dover illustrare la propria situazione – anche il cosiddetto “fitto figurativo”, cioè quello attribuito per i casi in cui non si conosce la disponibilità di un’abitazione nel Comune di residenza.
L’Ufficio delle Entrate ha inoltre optato per individuare la reale situazione del nucleo familiare grazie al collegamento telematico con l’amministrazione comunale, al fine di accertare la situazione prima del contraddittorio, evitando nel redditometro disallineamenti tra “famiglia fiscale” e “famiglia anagrafica”.
In sostanza, la ricostruzione del reddito del contribuente terrà conto di quattro elementi: spese certe, spese per elementi certi, quota di incremento patrimoniale imputabile al periodo d’imposta e quota di risparmio formatasi nell’anno.
Redazione