Una pioggia di milioni di euro con cui far ripartire la regione Lazio, una pioggia di milioni da destinare alla lotta alla disoccupazione e allo sviluppo economico. Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha illustrato il contenuto del documento di “Linee di indirizzo per un uso efficace delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020” che la Giunta ha adottato e trasmesso al Consiglio Regionale. “Da oggi inizia la fase della nuova programmazione europea” ha dichiarato il governatore.
Le risorse complessive ammontano a 2,6 miliardi di euro tra fondi Ue, nazionali e regionali. “Parliamo una cifra molto importante che ha un’anima legata al nostro modello di sviluppo: prima di tutto la sostenibilità e l’innovazione. Poi la riconversione del sistema produttivo” ha spiegato Zingaretti.
Politiche per l’istruzione e la formazione saranno sostenute con 700 milioni, allo scopo di contrastare la disoccupazione, soprattutto quella giovanile. Circa 270 milioni andranno alla lotta alla povertà e al sostegno di malati e anziani, considerati le fasce più deboli. “Non c’è sviluppo se non si pensa anche a chi ha bisogno, ai poveri di questa società” ha affermato Zingaretti, “le risorse europee sono e saranno uno strumento al servizio della coesione sociale. Questo è il Lazio a cui guardiamo”.
Mezzo miliardo andrà alla sostenibilità ambientale: rischio geologico e idrogeologico, inquinamento, rifiuti. L’agenda digitale regionale per il rilancio delle infrastrutture telematiche dovrebbero ricevere 160 milioni. Innovazione e ricerca saranno finanziati con oltre 200 milioni. Circa 600 milioni di euro dovrebbero essere utilizzati per incentivare la competitività dei sistemi produttivi.
“Con questi 2,6 miliardi inizia una nuova fase per costruire il futuro” ha spiegato il Governatore, “ci predisponiamo all’ascolto del Consiglio regionale e poi di tutta la società, con un processo partecipativo che per il Lazio è una grande novità”. Al Consiglio Regionale spetta l’esame e l’eventuale correzione del documento. Subito dopo verranno ascoltate anche le parti sociali: sindacati e associazioni di categoria contribuiranno alla definizione dei progetti, che la Regione intende inviare alla Commissione europea entro il 22 luglio 2014.
“Vogliamo spendere bene le risorse europee che spesso in passato restavano inutilizzate” ha proseguito Zingaretti, “il nostro slogan é il Lazio decide e cambia”.