Alla fine sarà Election day per il Piemonte. Infatti, il governatore Roberto Cota ha firmato il decreto che fissa nuove elezioni per il 25 maggio (giorno delle Europee e delle Comunali), con un anno d’anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato, in seguito alla decisione del Tar che ha annullato il responso della precedente consultazione. L’esponente leghista ha impugnato la sentenza, facendo ricorso al Consiglio di Stato, che ha però dato ragione al tribunale regionale amministrativo.
Come ultimo atto della sua presidenza, Cota ha fatto approvare dal Consiglio regionale una nuova legge elettorale, che ripartisce le circoscrizioni dei 40 seggi piemontesi in base al numero dei residenti: 21 a Torino, 5 a Cuneo, 4 ad Alessandria, 3 a Novara, 2 a Biella, Asti, Vercelli, 1 a Verbano-Cusio-Ossola, mentre i rimanenti 10 verranno assegnati col maggioritario e collegati al listino del candidato presidente. In tutto saranno 51 i seggi in palio (50 consiglieri più il governatore), nove in meno della legislatura uscente, così come deciso dalla giunta di centrodestra.
E a proposito di candidature, saranno con tutta probabilità l’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino e l’esponente di Fratelli d’Italia Guido Crosetto a contendersi la poltrona di presidente della Giunta regionale. Meno probabile invece la riproposizione di Roberto Cota da parte della coalizione di centrodestra, in calo di popolarità tra i suoi sostenitori e tra la base leghista: “Ringrazio tutti quelli che dicono che devo scendere in campo ma sono come un atleta a cui hanno sparato a una gamba e poi gliela maciullano. In queste condizioni chiedergli di fare i cento metri e’ un po’ complicato”, aveva detto un mese fa il governatore in carica.