Elezioni europee, dieci anni dopo

distribuzione elezioni europee risultati

Verso le elezioni europee del prossimo 25 Maggio. Cosa è cambiato in Italia negli ultimi dieci anni? Come è cambiata la politica italiana negli ultimi dieci anni? Per rispondere alla domanda abbiamo deciso di rispolverare i risultati elettorali delle elezioni europee del 2004.

In particolare ci soffermeremo sulla distribuzione dei seggi e sul voto nelle grandi città per poi ricercare analogie e differenze a dieci anni di distanza.

ELEZIONI EUROPEE 2004

CENTROSINISTRA: Uniti nell’Ulivo 25 seggi, Rifondazione Comunista 5 seggi, Lista Di Pietro Occhetto 2 seggi, Partito dei Comunisti Italiani 2 seggi, Verdi 2 seggi, Udeur 1 seggio. Il centrosinistra ‘classico’ ha raccolto alle elezioni europee del 2004 un totale di 37 seggi.

CENTRODESTRA: Forza Italia 16 seggi, Alleanza Nazionale 9 seggi, UDC 5 seggi, Lega 4 seggi. Per un totale di 34 seggi per quello che all’epoca veniva chiamato Polo della Libertà.

ALTRI: Socialisti Uniti 2 seggi, Lista Emma Bonino 2 seggi, Alternativa sociale 1 seggio, Fiamma Tricolore 1 seggio, Pensionati 1 seggio.

Liste e partiti più votati elezioni europee 2004 – Nella consultazione elettorale di dieci anni fa la lista più votata è risultata “Uniti nell’Ulivo” che ha raccolto il 31,1% dei voti. Subito dietro Forza Italia con il 21% delle preferenze.

Elezioni europee 2004, il voto nelle grandi città – Testa a testa a Milano tra ‘Uniti nell’Ulivo’ e ‘Forza Italia’. A Milano 28,3% per la lista di centrosinistra, 27,1% per il partito dell’allora premier Berlusconi. Ottima affermazione della Lega nel capoluogo lombardo con l’8.6%. A Roma prima forza del centrodestra Alleanza Nazionale secondo partito in assoluto col 18,4% contro il 15,8% di Forza Italia.

Elezioni europee, dieci anni dopo: analogie e differenze – Il Partito Democratico è erede naturale della lista ‘Uniti nell’Ulivo’. Forza Italia è tornata Forza Italia. E per uno strano caso le percentuali di voto a cui puntano alle europee del prossimo 25 Maggio non sono molto diverse da quelle raccolte nelle elezioni europee del 2004. Intorno ai primi due partiti molto è cambiato. Tranne ‘Uniti nell’Ulivo’ progenitore del Pd non esiste nessuno dei partiti di quel centrosinistra, tranne l’Udeur passato allo schieramento avverso. Si potrebbe invece ricomporre tale e quale la coalizione di centrodestra con Forza Italia alleata, allora ed oggi, con An (simbolo che ricompare affianco al nome Fratelli d’Italia), Udc e Lega. Si aggiunge alla coalizione di centrodestra la neonata formazione politica del Nuovo Centrodestra che in termini numerici potrebbe rappresentare quello che nel 2004 ha rappresentato Alleanza Nazionale: la seconda forza della coalizione.

Giuseppe Spadaro