Secondo la Bce finora l’Italia “non ha fatto tangibili progressi rispetto alla raccomandazione della Commissione Ue” di far scendere il deficit, rimasto al 3% nel 2013 contro il 2,6% raccomandato dall’Europa. A dirlo è la Bce, chiedendo che Roma faccia “i passi necessari” per rientrare nel deficit e assicuri che il debito sia messo “in traiettoria discendente”.
Per l’Italia, aggiungono dall’Eurotower, “è importante effettuare i necessari interventi affinché siano soddisfatti i requisiti previsti dal meccanismo preventivo del Patto di stabilità e crescita, soprattutto per quanto riguarda la riconduzione del rapporto debito/PIL su un percorso discendente”.
Governo: Bollettino Bce non è una risposta al piano di Renzi – Una coincidenza temporale e non una risposta al piano Renzi. Così fonti del Tesoro commentano le indicazioni contenute nel bollettino Bce. “È una pubblicazione programmata e quindi non è una risposta agli annunci di ieri. Certamente con la Bce ci sarà modo di confrontarci e di spiegare le strategie di medio periodo che l’Italia intende perseguire”.
Bilancio strutturale migliora in Italia e Spagna – In Italia, Spagna e Malta il bilancio strutturale quest’anno dovrebbe migliorare “in qualche misura più di quanto atteso nell’autunno 2013, anche se pur sempre meno dei requisiti posti dal Patto di stabilità”. Il miglioramento strutturale sarà pari “soli allo 0,13% del Pil”, appena un quarto dello 0,5% previsto dal Patto. In altri sette Paesi (Belgio, Germania, Estonia, Francia, Lussemburgo, Olanda e Slovenia) il bilancio strutturale “dovrebbe migliorare meno o peggiorare più” di quanto atteso in autunno. Inoltre per il biennio 2014-2016 la Bce stima un tasso di cambio dollaro/euro a 1,36 “con un incremento del 2,1 per cento rispetto al 2013”. Infine il pil della zona euro crescerà dell’1,2% nel 2014, dell’1,5 nel 2015 e dell’1,8 nel 2016. Tuttavia, avverte l’Eurotower, “i rischi per le prospettive economiche dell’area dell’euro continuano a essere orientati al ribasso”.
Renzi: “Ue cambi” – “Il governo italiano rispetta tutti gli impegni che ha con l’Europa”, ma il più grande impegno è cambiare per far tornare l’Europa vicina ai cittadini. “L’Europa è la più grossa scommessa politica di tutto il mondo, la più straordinaria responsabilità di una generazione, che ha avuto una visione lungimirante. Noi abbiamo perso questo filo”. Matteo Renzi, parlando al convegno “Il valore dell’Europa. Crescita, Occupazione e diritti” alla Camera, ribadisce la sua visione dell’Europa, che deve essere l’Europa “dei cittadini dei popoli e delle speranze, non solo dei vincoli”. Ma non è solo per l’Europa che l’Italia vuole tenere fede alle promesse. L’impegno di mantenere i conti in ordine l’Italia lo vuole rispettare “non perché ce lo chiede la Ue, ma perché ce lo chiedono i nostri figli”.
Intanto in serata è arrivato anche il giudizio del Fondo Monetario Internazionale, che ha individuato nelle crescenti disuguaglianze di reddito una delle cause principali della crisi economica globale. Il riferimento, in particolar modo, è proprio all’Italia, che con gli USA e il Regno Unito viene considerata come uno dei Paesi con il più alto tasso di disuguaglianza.
Redazione