La “dama bianca” Federica Gagliardi, da Berlusconi all’arresto per droga
Finisce come peggio non poteva la “favola” di Federica Gagliardi, soprannominata la “dama bianca” fin dal 2010, quando scese dall’aereo istituzionale dell’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dopo il G8 di Toronto.
Laurea in giurisprudenza, 32 anni e tanta bellezza, l’ascesa agli onori della cronaca della “dama bianca” è stata rapida tanto quanto la caduta. Assunta a 28 anni alla regione Lazio dalla Presidente Renata Polverini e collocata nello staff del Segretario generale, la Gagliardi era solita bazzicare gli ambienti della destra romana, se è vero che venne presentata al comitato elettorale della governatrice-sindacalista da Francesco Maria Orsi, ras locale del Pdl, vicino a Gianni Alemanno, poi finito in mezzo ad una brutta storia di tangenti e prostitute.
Cotanta avvenenza, tuttavia, non passò inosservata agli occhi di un Berlusconi ancora lontano dagli scandali a luci rosse che di lì a poco lo avrebbero travolto, così da spingere il Cavaliere a volerla con sé nella delegazione italiana in occasione della trasferta al G8 di Toronto, in Canada, a giugno del 2010. “Sono a Toronto con il permesso della presidente Polverini: sono molto felice di essere qui”, aveva dichiarato la Gagliardi appena messo piede in territorio canadese, sfoggiando un vistoso abito completamente bianco che ha dato origine al soprannome.
Oggi, a quasi 4 anni di distanza, il contrappasso, sempre al termine di un viaggio aereo, provenienza Venezuela: a Fiumicino, infatti, la dama bianca è stata fermata dalla Guardia di Finanza, che ha rinvenuto, nel bagaglio a mano, ben 24 kg di cocaina. L’accusa è pesantissima: traffico internazionale di stupefacente. Attualmente sono in corso indagini per accertare a chi fosse destinata la cocaina.