Porto-Napoli 1-0, primo set ai Dragões
Se guardiamo il tabellino di gara non notiamo una netta differenza: diremmo che il Porto è stato fortunato e che la palla ieri non ne voleva proprio sapere di “gonfiare la rete” dei Dragões. La differenza però si è riscontrata nella mentalità, nel gioco, ed era evidentissimo che Hamsik non è più lo stesso di inizio stagione, che Behrami-Henrique è una coppia in mediana improvvisata e che Duvan Zapata, entrato nel finale, non è neanche un’unghia di Jackson Martinez, attaccante colombiano di livello mondiale a lungo inseguito dai partenopei e che ieri li ha puniti con un gol da attaccante di razza. 1-0 per il Porto e appuntamento tra una settimana al San Paolo.
Non sarebbe stata una partita facile, lo si sapeva: il Porto in casa è una squadra difficilissima da battere. Per tutto il primo tempo, salvo un timido risveglio finale, il Napoli è sembrato troppo timoroso subendo la maggior spinta dei portoghesi grazie alle accelerate del solito Quaresma, meteora del nostro campionato. A salvare il Napoli dallo svantaggio ci pensano prima uno strepitoso Reina che devia in angolo un sinistro ravvicinato di Jackson Martinez al 12’, poi il guardalinee che annulla al 21’ per un fuorigioco inesistente il gol di Carlos Eduardo.
Nella ripresa il Napoli entra in campo con un piglio diverso e, dopo un’altra parata meravigliosa di Reina sul destro dalla distanza di Fernando al 47’, ha delle occasioni colossali con Higuain, Raul Albiol e Callejon. Sembra il preludio al gol, ma a segnare nel miglior momento dei partenopei è il Porto: al 57’ Jackson Martinez, in seguito ad un calcio d’angolo, impatta di sinistro un pallone che vagava in area e fa 1-0. Il gol spegne di nuovo il Napoli che non riesce più ad attaccare e rischia spesso di capitolare, come quando al minuto 81 Quintero, ex stellina del Pescara, prende un clamoroso palo in seguito ad un rimpallo. Nel finale il Napoli prova l’arrembaggio ma Zapata, subentrato ad Higuain, fallisce due ghiotte occasioni nei minuti di recupero.
Tra una settimana al San Paolo ci vorrà il miglior Napoli per ribaltare il risultato. Sarà necessario, e non solo per il prosieguo in Europa League, ritrovare il miglior Hamsik perché lo slovacco non va a segno da novembre e non incide più come vorrebbe. Sarà necessaria la fantasia di Insigne e Mertens e la freddezza sotto porta del Pipita Higuain e di Callejon. Sarà insomma necessario ciò che ieri non si è visto: il vero Napoli.