Sondaggio Ixè per Agorà: per le elezioni europee crescono PD e M5S, forte anche Lista Tsipras
Il sondaggio che Ixè presenta ad Agorà ogni Venerdì mattina arriva anche questa settimana mostrando sia le intenzioni di voto per le eventuale elezioni politiche che quelle per le più imminenti elezioni europee. Mancano ormai poco più di due mesi prima che gli Italiani siano chiamati alle urne per eleggere il Parlamento Europeo, e ad oggi il PD guida la classifica dei partiti con il 29,4% dei voti. L’agenda del Governo Renzi punta chiaramente a portare a termine il maggior numero possibile di interventi prima delle elezioni, in modo da arrivare forte alle elezioni europee e far ottenere al PD un largo consenso, con l’obiettivo di rimanere premier fino al 2018. Con la legge elettorale quasi portata a casa, Renzi ha messo in chiaro i propri obiettivi ambiziosi fruttando al PD una crescita sia nelle intenzioni di voto per le Europee che in quelle per le politiche. Nel primo caso, il PD raggiunge il 29,4% dei voti superando di 6 punti Forza Italia, che registrando una flessione dello 0,6% scende al 23,4%. Il M5S invece cresce raggiungendo il 22,6%, ma rimane forte anche la lista Tsipras con il 6,5% dei voti. L’unico altro partito a superare la soglia del 4% prevista alle Europee è Lega Nord con il 4,5%, mentre al di sotto della soglia di sbarramento troviamo Fratelli d’Italia e Ncd al 3,3%, Udc all’1,6% e Scelta Civica allo 0,9%.
Le variazioni nelle intenzioni di voto per le politiche sembrano ricalcare quelle per le europee, anche se in questo caso il PD è più forte, con il 31% dei voti, mentre Forza Italia ed il Movimento 5 Stelle ottengono un risultato leggermente più basso, per entrambi intorno al 22%. Andando avanti, Lega Nord è al 4% seguita da Ncd al 3,7%, seguono Fratelli d’Italia e Sel al 3,1% e 2,9% (Sel perde mezzo punto percentuale), mentre tra i partiti che raccolgono meno consenso le variazioni sono minime, con Udc al 1,6%, Scelta Civica al 1,4% e gli altri partiti tra l’1% e lo 0,7%. Le differenze sono imputabili anche alla diversa partecipazione prevista alle politiche rispetto alle europee, dato che il secondo tipo di elezione è storicamente percepito dagli Italiani come meno importante, e quindi attira una più bassa partecipazione al voto.
Il voto alle coalizioni va questa settimana a favore del Centrosinistra, con il 36,4% contro il 35,5% del Centrodestra, mentre il M5S guadagna terreno raggiungendo il 21,9%. Rimane molto forte il partito del non voto, che oggi rappresenta quasi la metà dell’elettorato Italiano: il 27,7% è infatti orientato verso l’astensione, e a questo si aggiunge il 21,8% che non saprebbe con certezza per chi votare, totalizzando un 49,5% di elettori che tra tutti i partiti italiani non sceglie nessuno.